Il presidente della Regione Renato Schifani a tutto campo: «Ecco gli investimenti per la crisi idrica e le imprese»
«Metteremo a disposizione delle imprese circa 1,5 miliardi sostenendo la nascita di nuove imprese e il finanziamento dei differenti bisogni delle piccole e medie imprese. Alle Pmi abbiamo destinato 45 milioni che serviranno a ridurre il costo del denaro. Specifica attenzione è dedicata all’attrazione di grandi gruppi industriali nazionali ed esteri che saranno sostenuti nei loro investimenti», ha assicurato il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, in una intervista al Sole 24 Ore. Per gli investimenti in innovazione «abbiamo approvato la misura Ripresa Sicilia Plus che verrà avviata entro la fine del 2024 e riguarda le grandi imprese. Ha una dotazione di 120 milioni per investimenti che dovrebbero avere un taglio medio di 10 milioni come se fossero dei contratti di sviluppo. Possiamo serenamente affermare che le misure in atto in questo biennio (2023-2024) superano 500 milioni», ha continuato il Governatore siciliano che ha bollato come «fake news» la fuga dei turisti a causa della siccità. Per agricoltori e allevatori, Schifani ha sottolineato che «i voucher fieno, per 20 milioni, sono stati approvati 5 giorni dopo la scadenza delle istanze degli agricoltori il 12 luglio. Le organizzazioni agricole e gli allevatori da quella data sono stati in condizioni di ordinare il fieno. I primi carichi arriveranno a Enna e Siracusa la prossima settimana. Per il grano la Regione ha stanziato 10 milioni che si aggiungono ai 15 già previsti dal Masaf per affrontare le spesa della nuova annata agraria». Ha poi ricordato che «la riforma dei Consorzi di bonifica, presentata da noi a giugno 2023, è pronta all’Ars per il voto definitivo: una volta approvata consentirà di pagare acqua al giusto prezzo e favorirà gli investimenti». La cabina di regia per la crisi idrica ha aggiunto ai 20 milioni per gli interventi in emergenza assegnati dallo Stato «altri 38 milioni del bilancio regionale. A valere sul Fsc 90 milioni per il revamping dei tre dissalatori. Per la messa in sicurezza delle dighe sono previsti 300 milioni e altri 140 milioni per le reti idropotabili. Nell’ambito del Fesr sono stati destinati oltre 70 milioni al rinnovo delle infrastrutture idriche per il recupero delle perdite e la realizzazione di dissalatori nelle piccole isole. Sono poi previsti oltre 60 milioni per il recupero dei volumi di invaso nei serbatoi artificiali della regione e l’interconnessione tra i bacini idrografici, al riuso dei reflui depurati». Inoltre per rimozione delle sabbie dall’interno degli invasi siciliani, fondamentale per aumentare la capacità di accumulo «c'è un programma da 55 milioni che cercheremo di accelerare chiedendo deroghe normative a Roma» mentre per i dissalatori, che su tre siti esistenti vanno quasi integralmente sostituiti, il presidente della Regione ha affermato di avere stanziato «90 milioni, servono 18 mesi di lavoro ma provvederò a breve a richiedere al governo nazionale poteri straordinari per ridurre i tempi delle procedure». Un programma di investimento che, secondo Schifani, sarebbe possibile «grazie al risanamento finanziario, il nuovo rapporto tra disavanzo e Pil è divenuto tra i migliori d’Italia, passando nel 2023 dall’8,3% che era al 4,3% grazie all’aumento delle entrate fiscali in conseguenza delle scelte di politica economica che abbiamo fatto. Abbiamo anche velocizzato i pagamenti nei confronti dei nostri creditori immettendo liquidità tempestiva».