Palermo

Lunedì 25 Novembre 2024

Palermo, il tatuaggio non basta per riconoscere un rapinatore: libero indagato

Non sarebbe lui uno dei responsabili della rapina all’ufficio postale di via Gino Zappa allo Zen di Palermo e dell’assalto al furgone che trasportava un carico di sigarette in via Einaudi. Il colpo di scena è arrivato con la sentenza del tribunale del Riesame che ha deciso di cancellare gli arresti domiciliari nei confronti di Giuseppe Basile, 29 anni, il quale, nei giorni scorsi, era stato arrestato dalla polizia perché ritenuto l’autore di entrambi i colpi, avvenuti tra dicembre del 2023 e gennaio di quest’anno. Secondo gli investigatori non ci sarebbe stato nessun dubbio su quell’uomo, individuato attraverso un tatuaggio e il suo abbigliamento visibili nei video. Ma il legale Filippo Sabbia aveva chiesto al Riesame di revocare i domiciliari sostenendo - tra l’altro - che l’accertamento dell’identità del presunto colpevole sarebbe stata impossibile perché, nelle immagini, i volti dei rapinatori erano coperti e quindi non riconoscibili. Una tesi, condivisa dai giudici, che hanno così stabilito di annullare il provvedimento restituendo a Basile la piena libertà. Un servizio completo di Fabio Geraci sull'edizione di Palermo del Giornale di Sicilia in edicola oggi

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