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Palermo, è morto il ragazzo picchiato dal branco in via Maqueda

Il giovane, di nazionalità tunisina, aveva 20 anni. Era stato ricoverato al Policlinico in condizioni critiche dopo la brutale aggressione

È morto oggi (16 luglio) il giovane di 20, vittima di una brutale aggressione avvenuta lo scorso 4 luglio in via Maqueda.

Il ragazzo, di nazionalità tunisina, era ricoverato all'azienda ospedaliera universitaria Paolo Giaccone in condizioni critiche e oggi è deceduto nel reparto di terapia intensiva

Il personale del Dipartimento di emergenza urgenza del Policlinico, diretto dal professore Antonello Giarratano, ha fatto tutto il possibile per salvare la vita del paziente, ma nonostante gli sforzi incessanti di medici e infermieri, le gravi ferite riportate durante l'aggressione sono risultate fatali.

«Il danno neurologico severo da trauma subito e le complicanze post arresto cardiaco verificatosi nell’immediatezza dell’evento – spiega Giarratano - non hanno permesso, nonostante il trattamento intensivo, di recuperare le funzioni vitali. Si esprime il cordoglio alla famiglia lontana e un ringraziamento al Consolato della Tunisia, alle autorità intervenute e al Comune di Palermo».

La direttrice generale del Policlinico, Maria Grazia Furnari, dichiara: «Siamo profondamente addolorati per la perdita di una giovane vita e ci uniamo alla comunità nel condannare fermamente l'atto di violenza che ha portato a questa tragica situazione. Spero che tragedie simili non si ripetano e che si possa contenere questa aggressività dilagante promuovendo una cultura di rispetto e solidarietà. Ringrazio il nostro personale medico e infermieristico che ha lavorato senza sosta per fornire al paziente le migliori cure possibili».

Il sindaco Roberto Lagalla esprime sincera amarezza e dolore dopo aver appreso la notizia della morte del giovane. «Una vita, maturata all’interno di uno scenario di violenza e regolazione di conti e avvenuta in una zona del centro storico nella quale da tempo vengono segnalate svariate condizioni di pericolo - dice il primo cittadino -. Confido nella collaudata capacità investigativa delle forze dell’ordine, unita ai dispositivi di telecontrollo del territorio, affinché vengano al più presto individuati i responsabili della drammatica e mortale aggressione, così come è già successo in esito agli altri episodi di violenza in città. Da parte del Comune, chiederò che venga ulteriormente trattato lo specifico allarme del centro storico in seno al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che, come noto, ha competenza primaria in materia di controllo del territorio e che ha sempre manifestato puntuale e competente attenzione nei confronti della città. Infine, da parte mia e dell’amministrazione comunale, esprimo cordoglio e vicinanza ai familiari della giovane vittima».

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