Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Un bambino morì al parco giochi di Carini, chiesto processo per sindaco e vicesindaco

Tre anni fa è morto Gabriele Conigliaro di 12 anni. Si sarebbe aggrappato alla porta che lo avrebbe travolto perché evidentemente non ancorata al suolo

parco giochi carini

La procura di Palermo ha chiesto il rinvio a giudizio per il sindaco e vicesindaco di Carini per la morte nel 2021 di un ragazzino nel parco giochi comunale «Sofia», travolto da una porta metallica del campo di calcetto non adeguatamente ancorata sul suolo. Il pm Alfredo Gagliardi ha chiesto al Gip Carmen Salustro il processo per i due amministratori, il sindaco Giovì Monteleone, 57 anni, e il suo vice Salvatore Badalamenti, 62 anni.

L’udienza è fissata per il prossimo 11 luglio. Il sindaco è difeso dall’avvocato Andrea Crescimanno, il vicesindaco Alessandro Gambino. Secondo il pubblico ministero sarebbero emerse delle responsabilità attinenti la mancata «diligenza e perizia».

In buona sostanza avrebbero dovuto avere contezza che in quell’area c’erano dei pericoli incombenti. A perdere la vita tre anni fa fu Gabriele Conigliaro, 12 anni: secondo una prima ricostruzione di quel tragico evento il ragazzino avrebbe scavalcato il cancello e iniziato a giocare. Poi si sarebbe aggrappato alla porta che lo avrebbe travolto perché evidentemente non ancorata al suolo. L’impatto del palo con la testa provocò una grave emorragia cerebrale e non diede scampo al piccolo Gabriele.

Secondo quanto emerso nel corso delle indagini il Comune avrebbe messo in opera un campo di calcetto in quel parco giochi, ma senza i necessari adempimenti tecnici che ne attestassero la sicurezza. Fu data l’autorizzazione a una società sportiva per l’installazione di due porte da calcio ma gli amministratori non avrebbero mai controllato la corretta esecuzione della posa in opera. L’accusa nei confronti di Monteleone e Badalamenti è di omicidio colposo in concorso.

Caricamento commenti

Commenta la notizia