Nel processo ad Energetikambiente, per traffico illecito di rifiuti e inquinamento ambientale in una zona tra Partinico e Balestrate, i due legali rappresentanti sono stati condannati a 2 anni di reclusione e la società a 77.000 di sanzione pecuniaria e al ripristino dei luoghi. Condannati anche al risarcimento del danno alle parti civili, fra cui Legambiente Sicilia, difesa dall’avvocato Daniela Ciancimino, e al pagamento delle spese legali.
«Ci aspettiamo - dice Tommaso Castronovo, presidente di Legambiente Sicilia - che, come previsto dalla sentenza, si provveda al più presto al ripristino dei luoghi. Ma bisogna “ripulire" il settore dei rifiuti da imprenditori privi di scrupoli che danneggiano, oltre l’ambiente, una intera economia del territorio».
Le indagini, condotte dal nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale, risalgono al 2018. Le intercettazioni telefoniche e le registrazioni video sono state decisive per scoprire lo sversamento abusivo di liquidi provenienti dai rifiuti organici e la dispersione delle terre da spazzamento. Queste operazioni illecite avrebbero permesso a Energetikambiente di ridurre significativamente i costi, causando gravi danni ambientali.
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