Raid all’ospedale Civico di Palermo: nello spogliatoio del reparto di Seconda medicina, al quarto piano del padiglione 4, sono stati rubati effetti personali degli operatori sanitari e danneggiato l’armadietto che li conteneva. Nello stesso nosocomio una dottoressa è stata rapinata del portafogli. Non è ancora accertato se i due episodi siano collegati tra loro. «Tutto è stato ripreso dalle telecamere di sicurezza - afferma Mario Di Salvo, della Fials Palermo - ma questo avviene a reato consumato e pertanto non serve come prevenzione e non mette nessuno al riparo da furti, effrazioni e rapine. Il personale è estremamente preoccupato per la propria incolumità, oltre che indignato per il fatto di non essere in alcun modo tutelato da una sorveglianza reale e non virtuale. Sono anni che l’Azienda spende cifre considerevoli per un piano di sorveglianza che puntualmente non garantisce nessuno e ciò è dimostrato dalla frequenza e dalla reiterazione dei furti». Il sindacato chiede di «istituire un fondo azienda di solidarietà per almeno risarcire i danni ai propri dipendenti, chiedendo un incontro urgente finalizzato all’istituzione di un servizio di sorveglianza non virtuale più capillare padiglione per padiglione».