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Fiaccolata e palloncini bianchi: San Cipirello e San Giuseppe Jato ricordano le vittime

Il sindaco Vito Cannella, accompagnato da due vigili urbani, ha portato le condoglianze dell’intera comunità alla famiglia di Selma. Lo stesso ha fatto il collega Giuseppe Siviglia

Un corteo di fiaccole e palloncini bianchi per salutare Abd Rahim Gharsallah e Selma El Mouakit, il bimbo di 16 mesi e la cugina ventenne morti nell’incidente stradale sulla Palermo-Sciacca.
Le due vittime erano sul sedile anteriore della Fiat Punto bianca che nella notte tra sabato e domenica è finita su un guard-rail. Nell’impatto i due corpi sono stati sbalzati fuori dall’abitacolo. A guidare l’auto era la mamma del piccolo, la ventitreenne Miriam, che si trova ricoverata in ospedale.

E ieri la comunità sancipirellesi e quella jatina si sono strette attorno alla famiglia maghrebina giunta alcuni decenni fa in paese.
La processione spontanea, partita alle 18.30 da piazza Matrice, ha raggiunto via Salvato, dove si trovano la salme del piccolo Rahim e della giovane Selma. Dopo l’incidente sono state portate in un appartamento degli alloggi popolari dove la ragazza abitava con gli zii. I corpi sono stati purificati e bendati. Così come prevede il rito funebre islamico, che inizia con il lavaggio affidato alla donna più anziana della comunità, alla presenza dell’imam. I corpi, ricoperti di bende bianche, sono stati deposti dentro due bare: una bianca e una marrone. Sopra c’è il Corano. Nella stanza accanto i familiari che pregano.

Lo hanno fatto per diverse ore e continueranno, così come prevede il rituale musulmano. Ieri mattina il sindaco di San Cipirello Vito Cannella, accompagnato da due vigili urbani, ha portato le condoglianze dell’intera comunità. Lo stesso ha fatto il collega jatino Giuseppe Siviglia. «Quando ho saputo che le due vittime si trovavano in paese - dice Cannella - ho ritenuto doveroso mettermi a disposizione della famiglia, la cui volontà è però seppellire i propri cari nei paesi di origine». Gina, la mamma di Selma, e il papà Mustapha, giunti ieri dal Marocco, vogliono portare la figlia con sé. Il nipotino Rahim andrà invece in Tunisia, dove vive la famiglia del padre. Per questo ieri gli amici hanno voluto organizzare una fiaccolata per salutarli. Un corteo spontaneo di sancipirellesi e jatini che ha commosso la famiglia delle vittime. «Non ci aspettavamo tutto questo affetto», commentano Mustapha e Gina. È la forza della solidarietà a cui si affidano le piccole comunità per tentare di alleviare il dolore.

I genitori di Selma abbracciano e ringraziano il sindaco, che si commuove nel vedere la gente della sua comunità stringersi attorno al dolore di quella famiglia venuta dal Marocco. Con lui ci sono anche il presidente del consiglio comunale Marianovella Termini e l’assessore Salvatore Licata. Solidarietà anche nella vicina San Giuseppe Jato, dove è stato osservato un minuto di silenzio e i locali hanno deciso di non proiettare sui maxi schermi, ieri sera, l’incontro di calcio tra Italia e Croazia.

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