Palermo, l'ansia per l'esame nel giorno dei 10.000 maturandi: «Si chiude un percorso importante, e sulle tracce...»
Ansia, agitazione e anche un pizzico di preoccupazione, per gli studenti di Palermo. Tutte sensazioni comprensibili davanti all’esame più importante tra quelli finora affrontati. Nell’Isola sono 46.292 i giovani di licei, istituti tecnici e professionali statali (41.952) e di scuole paritarie (4.340) che oggi, 19 giugno, hanno affrontato la prima prova scritta dell’esame di Stato per l’anno scolastico 2023/24, identica in tutti gli istituti con una durata di sei ore. Dei quasi 42 mila maturandi delle scuole statali, Palermo e Catania sono le province in cui si concentra il maggior numero, con rispettivamente 9.948 e 9.537 giovani. Seguono Messina con 5.020, Trapani 3.898, Agrigento 3.896. A Siracusa e provincia si sono presentati in 3.253, Caltanissetta 2.529, Ragusa 2.548 e infine Enna 1.323. Fattibili e non complicate. E’ così che gli studenti hanno definito le tracce scoperte stamattina, all’apertura dei plichi ministeriali. E anche se l’intelligenza artificiale che tutti si aspettavano non c’era, le altre non erano così impossibili. Gli amanti della letteratura italiana hanno potuto scegliere tra Giuseppe Ungaretti con “Pellegrinaggio in Vita di un uomo. Tutte le poesie” e Luigi Pirandello con “Quaderni di Serafino Gubbio operatore”. I due autori erano tra quelli attesi tanto da finire nel toto tema. Per la tipologia B un testo, “Storia d’Europa” dello storico Giuseppe Galasso scritto nel 1998 che invita a pensare alla “guerra fredda”. Pagine che parlano di come si sono incrociati e fusi i destini di grandi popoli e di grandi tradizioni culturali e come sia sbocciata la civiltà moderna della scienza e della tecnica. E tutto ciò fino a oggi, alla complessa e affascinante pagina dell’Unione europea e ai suoi problemi nel mondo della globalizzazione. Altra traccia per la “B” è un pezzo tratto da Maria Agostina Cabiddu nella rivista italiana dei costituzionalisti che punta gli occhi sulla coscienza della funzione civile del patrimonio artistico e sul tema della bellezza. La B3 che riguarda l’arte propone le parole di Nicoletta Polla Marriot in Scoprire il silenzio. Arte, musica, poesia, natura fra ascolto e comunicazione. Questo libro è un viaggio, un percorso ricco di pause e di fermate, che parte da una semplice convinzione: tacere è un’arte, con delle regole che si possono apprendere, trasmettere ed esercitare. E riscoprire il silenzio significa innanzitutto ricostruire un rapporto diverso con il tempo delle proprie esperienze. Per i temi d’attualità è spuntata invece Rita Levi Montalcini, premio Nobel, con un testo sull’imperfezione: è un’autobiografia, un bilancio dell’operato di Rita Levi-Montalcini, dove ampio spazio viene dato alla scoperta dell’Ngf e alle ricerche che hanno portato la scienziata a ricevere il Premio Nobel per la Medicina. «L’imperfezione, dice la Montalcini, ha da sempre consentito continue mutazioni di quel meraviglioso e quanto mai imperfetto meccanismo che è il cervello dell’uomo. Ritengo che l’imperfezione sia più consona alla natura umana che non la perfezione». Infine non poteva mancare una proposta sul digitale, sui selfie e sui blog dove si riflette sul cambiamento che ha subito la scrittura diaristica. «Ho passato la prima notte prima degli esami con i miei compagni a scuola, abbiamo cantato e chiacchierato. poi siamo rientrati presto per essere pronti per la prima prova». Così davanti la scuola Mattia Carlo Sulli, studente del liceo Cannizzaro. C'è chi ha vissuto in modo diverso l’attesa. «Ho passato la notte insonne, sono agitato e ho dormito tre ore - ha detto Gioele Spadafora del Liceo Garibaldi - nonostante ciò, mi sento carico per questa prima prova». Altri studenti ancora hanno preferito distrarsi guardando serie tv ma il risultato non è stato quello sperato: «Ho guardato un paio di video per cercare di addormentarmi prima - ha detto Cristian Renna, studente del liceo Garibaldi - non è servito a nulla, sono andato comunque a letto alle 3 di mattina, sono stanco ma carico». Un augurio speciale arriva dal sindaco di Palermo, Roberto Lagalla. «Alle studentesse e agli studenti palermitani, impegnati da oggi agli esami di maturità, rivolgo il mio più sentito e sincero augurio – dice il primo cittadino -. Auguro a tutti i maturandi di affrontare questa prova con fiducia e con la consapevolezza che oggi si chiude un percorso importante di vita e di formazione. L’esame di maturità rappresenta un momento di passaggio verso un nuovo percorso, quello che porterà alla realizzazione delle proprie aspirazioni. Il mio augurio di buon lavoro anche a tutti gli insegnanti che accompagneranno gli studenti durante gli esami».