Palermo, scivola per 40 metri a Capo Gallo e resta incastrato tra i massi: recuperato dal soccorso alpino
Intervento congiunto di Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano, 118 e 82° Csar dell'Aeronautica Militare per recuperare un escursionista sudamericano infortunato nella riserva di Capo Gallo (Palermo). L'uomo, un uruguaiano di 28 anni, stava compiendo un'escursione percorrendo da solo il sentiero dal lato di Barcarello. Arrivato a Malpasso, un tratto di scogliera particolarmente impervio sotto una parete a strapiombo sul mare, è scivolato per 40 metri riportando diverse ferite e rimanendo bloccato tra i massi. Col cellulare è riuscito a lanciare l'allarme alla centrale del Numero Unico di Emergenza 112 fornendo indicazioni generiche sul luogo in cui si trovava. La centrale del 118 ha chiesto l'intervento del Soccorso Alpino che ha fatto partire le squadre a piedi ma, per garantire la rapidità del recupero in una zona impervia, ha richiesto anche l'ausilio dell'elicottero del 118 che in pochi minuti è atterrato in una piazzola di Barcarello, ha imbarcato due tecnici del Soccorso Alpino ed ha sorvolato la zona riuscendo ad individuare il ferito. Non essendo possibile il recupero dall'alto, visto che il velivolo non è dotato di verricello per calare i soccorritori, il SASS ha attivato l'Aeronautica Militare, con la quale vige un consolidato rapporto di collaborazione. Dall'aeroporto di Trapani Birgi è decollato un elicottero HH 139B dell'82° centro Csar che ha imbarcato alti due soccorritori nella stessa piazzola della riserva. Un tecnico del Soccorso Alpino e l'elisoccorritore dell'Aeronautica hanno raggiunto l'uomo, l'hanno immobilizzato, imbracato e issato a bordo col verricello per sbarcarlo pochi minuti dopo all'aeroporto di Boccadifalco dove ad attenderlo c'era un'ambulanza del 118. In caso di incidenti su pareti di roccia, sentieri, ambienti montani, ambienti innevati, scogliere, in grotta e gole fluviali o in caso di persone disperse in ambiente montano, impervio e ostile, per allertare il Soccorso Alpino è necessario chiamare il Numero Unico di Emergenza (NUE) 112, specificando che si richiede un intervento di soccorso sanitario in ambiente montano o impervio. L'operatore del #NUE112, applicando la specifica "Procedura operativa ambienti montani ed impervi", trasferirà la chiamata di soccorso alla Centrale Operativa del 118, la quale provvederà ad allertare il Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS).