«Papà devi contestualizzare». È la frase che campeggia nel dipinto che raffigura Giulio e Diego, amici nella vita, accomunati nel triste destino di giovani vittime del crack, a Palermo. Giulio avrebbe compiuto ieri (30 maggio) 21 anni ed il padre, Francesco Zavatteri, lo ha voluto ricordare in una cerimonia organizzata nel salone del centro anticrack di pronto accoglienza dell’Asp Palermo, in via La Loggia. Erano, tra gli altri, presenti il commissario straordinario dell’Azienda sanitaria, Daniela Faraoni, il direttore sanitario, Franco Cerrito, e il direttore della Uoc Dipendenze patologiche, Giampaolo Spinnato, Hanno preso parte, in veste privata, il procuratore del tribunale dei minori, Claudia Caramanna, e la responsabile della sede Rai della Sicilia, Roberta De Cicco.
«Volevamo festeggiare qui - ha detto Francesco Zavatteri - donando il quadro realizzato dal pittore Igor Scalisi Palminteri. L’opera raffigura i volti sorridenti di Giulio e Diego. Abbiamo voluto ricordarli in questo luogo simbolo di un momento di ripartenza. Siamo qui nell’interesse del futuro dei giovani ospiti della struttura».
Dopo un momento di preghiera con il cappellano dell’ospedale Ingrassia, don Gioacchino Capizzi, il soprano Chiara Lidia Giacopelli ha cantato due brani. A conclusione della cerimonia, il padre di Giulio e la mamma di Diego hanno ricordato i figli con toccanti parole.
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