Palermo

Lunedì 16 Settembre 2024

Incendi e risse nel carcere minorile di Catania, protesta nel penitenziario di Termini Imerese

Gioacchino Veneziano

Sale la tensione nelle carceri e negli istituti minorili, dove le celle sono spesso troppo affollate e il personale è ridotto all'osso. Protesta pacifica dentro al carcere di Termini Imerese. Una decina di detenuti da ieri (27 maggio) pomeriggio non è rientrata nelle celle ed è rimasta nei corridoi per tutta la notte. La protesta pare sia da collegare ad alcuni provvedimenti disciplinari adottati dalla direzione del carcere nei confronti di alcuni detenuti. «Mancano protocolli per gestire queste situazioni - dice Gioacchino Veneziano segretario della Uilpa Sicilia (nella foto) - su questo ci dovrebbero essere delle direttive chiare. Se usiamo la forza veniamo denunciati per tortura. Servono regole precise altrimenti si rischia che queste proteste di possano allargare a macchia in tutti i penitenziari». Incendi e risse nel carcere minorile di Catania. Quattro poliziotti in ospedale. È quanto denuncia Gioacchino Veneziano segretario regionale della Uilpa polizia penitenziaria. «La situazione drammatica negli istituti per minori, con la divulgazione di eventi con alto impatto mediatico racconta una realtà che nelle carceri minorili è totalmente diversa. Ieri notte - dichiara Veneziano - due detenuti stranieri provenienti dal Cesare Beccaria di Milano hanno incendiato due celle, nelle operazioni di salvataggio tre poliziotti penitenziari sono stati intossicati dai fumi della combustione e obbligati al trasporto in ospedale per le cure del caso. Inoltre sempre ieri, - aggiunge il sindacalista - a conferma dell’altissima tensione che si registra nella struttura Catanese, un poliziotto penitenziario si è fratturato un braccio mentre divideva due detenuti che litigando si stavano prendendo a pugni e testate».

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