L’Albergheria si prepara a dare l’ultimo saluto a Samuele Fuschi e alcuni abitanti del quartiere stanno avviando una gara di solidarietà per sostenere la famiglia anche da un punto di vista economico. La camera ardente è stata allestita in casa del papà della vittima, all’angolo tra via Albergheria e via del Giudice, dove in tanti si sono recati per rendere omaggio al padre di quattro figli morto giovedì nel tragico incidente stradale sulla circonvallazione. I funerali sono in programma per domani (lunedì 20 maggio) alle 10.30 nella chiesa di San Francesco Saverio, nel cuore di Ballarò, quartiere del quale il giovane era originario. Da lì diversi anni fa si era trasferito a Falsomiele, dove aveva messo su casa. In tanti ricordano Samuele Freschi con commozione e sottolineano: «Come si fa a morire per una buca, come è possibile che possa succedere questo? C’è una intera città ridotta ad una voragine e non stanno facendo niente». Gli amici, nei messaggi sui social, lo descrivono come un uomo che non si tirava mai indietro, che nonostante le difficoltà non si scoraggiava. «Legato ai suoi figli e alla moglie - dice Giovanni - viveva per loro, avrebbe fatto di tutto pur di non fargli mancare niente e dopo tanti sacrifici, la sua vita è finita così, per una buca. Siamo tutti a pezzi». Scrive Michele: «Ma come si fa a morire per una buca maledetta il viale Regione Siciliana? Non si può morire così, mi dispiace davvero tanto e condoglianze alla famiglia. Samuele era una persona che aveva una vita davanti, mi associo al dolore della famiglia». E ancora: «Amico mio, hai lasciato tutti sconvolti. Tu che eri un ragazzo pieno di vita, allegro, umile - scrive Giuseppe -. Dai forza alla tua famiglia e proteggi i tuoi bambini, che Dio possa accoglierti nelle sue braccia». «Sulla circonvallazione si rischia la vita ogni giorno - aggiunge Giovanna -, l'asfalto è in condizioni terribili. Perché doveva per forza scapparci il morto? Che dispiacere, caro Samu, che dolore. Noi non riusciamo ancora a crederci. Un abbraccio alla tua splendida famiglia».