La linea difensiva dei legali dei sei giovani maggiorenni accusati di aver preso parte allo stupro di gruppo a Palermo lo scorso 7 luglio è legata a una nuova audizione della vittima alla luce delle nuove prove che gli avvocati degli indagati avrebbero raccolto. I difensori degli imputati chiederanno alla prossima udienza l’abbreviato condizionato a una nuova audizione della vittima, già ascoltata dal Gip di Palermo Clelia Maltese in incidente probatorio, due mesi fa. I legali dei sei imputati - Cristina Lo Bue, Elio Arnao, Cristian Barone, Gabriele Di Trapani, Angelo Flores, Samuele La Grassa, Christian Maronia - vorrebbero che alla giovane venissero poste nuove domande sulla base di alcune acquisizioni, soprattutto audio provenienti da terze persone. Il materiale raccolto dalla difesa, già in un’udienza stralcio a marzo, non era stato ammesso fra le carte del procedimento, ma i legali insistono. Le «nuove prove», secondo gli avvocati, dimostrerebbero che la giovane non si sarebbe ribellata lungo il percorso verso il luogo dove è poi avvenuto lo stupro e non avrebbe chiesto aiuto ai passanti incontrati per strada. L’obiettivo è dimostrare che la vittima fosse consenziente. L’udienza preliminare, che si tiene davanti al Gup Lo Bue, è stata rinviata al 29 aprile. Se il giudice non ammetterà l’abbreviato condizionato gli imputati dovranno scegliere se fare l’abbreviato «secco» o l’ordinario. Il rito speciale prevede uno sconto di pena di un terzo. Sia i sei imputati maggiorenni sia il settimo componente del branco minorenne, già condannato a 8 anni e 8 mesi, si trovano detenuti in carcere.