«Oggi ci siamo svegliati così a Carini». Sono le amare parole che accompagnano la fotografia dell'ennesima vetrina sfondata a Palermo e in provincia: in questo caso a finire nel mirino è stato il punto vendita della catena di paninerie Zangaloro che si trova al bivio Foresta. Chi è entrato in azione ha agito in piena notte, utilizzando dell grosse pietre - lasciate poi davanti all'attività commerciale - che hanno ridotto in frantumi la vetrata della porta di ingresso del locale. I malviventi sono poi entrati e l'hanno passato al setaccio. Il bottino è ancora da quantificare.
Quando è stato lanciato l'allarme, sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Villagrazia di Carini che hanno accertato il danneggiamento e avviato le indagini per risalire ai responsabili. Al vaglio ci sono le immagini delle telecamere, da cui potrebbero emergere importanti dettagli per rintracciare gli spaccavetrine.
Quella messa a segno è una lunga scia di colpi, l'ultimo il 27 marzo in corso Vittorio Emanuele, ai danni di un negozio di oggettistica che si trova in corso Vittorio Emanuele, in pieno centro a Palermo. In questo caso due ladri sono entrati in azione servendosi di tre grossi massi, lasciati poi davanti all'ingresso della porta a vetri, per mandare in frantumi la vetrina dell’attività commerciale al civico 391, Oggettistica e bijoux. Dopo avere creato il varco, i malviventi si sono introdotti all’interno dei locali razziando tutto l’oro presente nelle vetrine. Tra collane e bracciali - e alcune paia di occhiali da sole - il valore commerciale della refurtiva supera i settemila euro cui si vanno a sommare altri cinquecento euro per la riparazione della vetrina.
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