Il giudice per le indagini preliminari Marco Gaeta ha condannato Salvatore e Gioacchino Salamone rispettivamente a 7 anni, due mesi e venti giorni, e a 7 anni, un mese e dieci giorni di carcere. I due fratelli, entrambi detenuti, sono accusati di avere fornito la cocaina allo chef Mario Di Ferro gestore del ristorante Villa Zito che è uscito dal processo patteggiando una condanna a 4 anni. È stata accolta la richiesta del pm Giovanni Antoci. Nel corso delle indagini della polizia sarebbero state accertate ventinove cessioni di droga immortalate nelle foto degli investigatori appostati davanti al ristorante in via Libertà. Sono stati condannati anche tre ex dipendenti, Gaetano Di Vara e Pietro Accetta, un anno e 4 mesi ciascuno con la sospensione condizionale della pena subordinata allo svolgimento per cinque mesi di lavori socialmente utili, Giuseppe Menga, un anno, pena sospesa. Sono difesi dagli avvocati Giuseppe Di Stefano e Giorgio Zanasi. Rispondevano di pochi episodi di spaccio in concorso con Di Ferro. Di Ferro ha confessato di avere ceduto la droga, ma ha negato con forza di essere uno spacciatore. Spiegò di avere fatto un favore ad alcuni amici e di non aver preso soldi.