Palermo

Domenica 24 Novembre 2024

Città colabrodo, palermitani prigionieri delle buche

La città colabrodo attenta ogni giorno alle schiene dei ciclisti, alle gambe dei pedoni, alle sospensioni delle macchine, alla vita dei motociclisti. Passeggiare o guidare in città è una specie di avventura insidiosa, tali e tanti sono i tratti di strada e di marciapiede dissestati, bucati, divelti, sfossati, rovinati, sconquassati. Quando un luogo non subisce sistematicamente lavori di manutenzione per anni e anni, queste sono le conseguenze. Col corollario di gente che cade, finisce all’ospedale, fa causa al Comune che poi, in qualità di proprietario delle vie, deve risarcire. Dopo l’emergenza cimiteri, dal punto di vista dell'impatto con l’opinione pubblica, questo - insieme ai rifiuti e alla pulizia - è il tema più scottante e che determina il consenso o meno per l’amministrazione. Il punto è che la vicenda dell’asfalto dissennato, ops dissestato (ma il refuso andrebbe lasciato), è stato talmente a lungo irrisolto che nemmeno gli interventi che via via si vanno facendo vengono percepiti come un passo in avanti, sebbene del tutto insufficiente. E purtroppo il cittadino rimane incastrato fra le difficoltà economiche, quelle burocratiche che spesso rallentano i percorsi degli interventi e la malasorte di vivere in un ente in procedura di riequilibrio con risorse limitatissime. Partiamo da qualche numero. Da luglio a oggi sono stati spesi 800 mila euro per il cosiddetto pronto intervento. Significa il rattoppo di qualcosa come 1.600-1.800 buche, duecento al mese. Eppure ciascuno di noi ha la propria personale lista di crepe, fenditure e fossi che potrebbe segnalare dalla periferia al centro e che risultano regolarmente al loro posto, intoccate. Al timone dei Lavori pubblici c'è Salvatore Orlando, lo stesso assessore che ha risolto lo scandalo delle millecinquecento bare insepolte al cimitero dei Rotoli. Dentro l'amministrazione, ovviamente, si spera che possa replicare un nuovo successo rendendo il transito meno simile a una gimkana zeppa di fossi. «Non siamo fermi - dice Orlando -. Abbiamo un piano e lo stiamo portando avanti. Sul pronto intervento c'è un altro milione di euro che suddivideremo per i rattoppi nelle varie circoscrizioni. Cambieremo metodo: le toppe ora saranno fatte con l'asfalto a caldo e abbandoneremo quello a freddo». Questo perché la tipologia a caldo resiste meglio nella gestione dei pesi, una volta coperto il fosso. Orlando spiega: «Abbiamo fatto un monitoraggio e gli assi che non vedranno interventi radicali avranno rattoppi in serie, a cominciare da dopo Pasqua». Qualcosa si è già mossa ad esempio in via Volturno, via Villermosa, via Wagner, per un tratto di via Imperatore Federico. Lavori in corso in via Libertà. Per la prossima operazione-rattoppo si utilizzeranno le stesse imprese che si sono aggiudicati i lotti dell'accordo quadro, cioè quel tipo di appalto che individua le imprese e il tetto massimo di spesa e ha quattro anni di vigenza. La particolarità è che si può stipulare anche senza l'intera copertura economica, procedendo per frazioni, a seconda della disponibilità economica dell'ente. Palazzo delle Aquile ha attivato un accordo quadro di 46 milioni, che sono solo sulla carta. Solo a fine 2023 l'amministrazione, che si è insediata con la spesa bloccata, ha potuto sganciare qualche risorsa, mettendo a disposizione 2,2 milioni. E si spera che altrettanti si possano prevedere con la prossima manovra di bilancio. Coi soldi stanziati a fine dell'anno scorso gli appalti sono stati già affidati, ma c'è qualche piccolo intoppo sulla situazione delle imprese. Prima dell'estate, assicura il Comune, comunque si interverrà per rifare le vie Castelforte, corso Alberto Amedeo, via Lincoln, via Pignatelli Aragona, piazza San Francesco di Paola, piazza Amendola, tutta via Sammartino costeggiando poi villa Trabia e finendo in via Notarbartolo. Probabilmente rientrerà anche il rifacimento di via Brunetto Latini, via Goethe e via Nicolò Turrisi. Mentre è prevista la partenza per l'inizio della prossima settimana, dell'appalto di 2 milioni (fondi extra rispetto all'accordo quadro) per rifare il percorso dal porto fino all'autostrada. Precisamente le vie Montepellegrino, Martin Luther King, Imperatore Federico (nel tratto rimanente, perché una fetta particolarmente ammalorata è stata già ripresa con un appalto a parte di 100 mila euro), piazza De Gasperi, via Ausonia e via Belgio. Intanto, domani partono i lavori di ripristino o sostituzione dei guard-rail sulla circonvallazione. C’è il rischio, però, che tutto questo agli occhi della gente possa essere come una goccia nel deserto. «Ma dopo 20 anni senza manutenzioni - conclude Orlando - il risultato è questo».

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