Arrestato in flagranza con un finanziere e un altro complice per concussione ai danni di un barista di Reggio Emilia, fatto avvenuto nel 2011, uno scrittore palermitano, Antonello Di Carlo, è finito in carcere perché la condanna è diventata definitiva.
All’epoca dei fatti, secondo quanto ricostruito dai carabinieri della compagnia di Reggio Emilia, il finanziere, in servizio in altra provincia, abusando della posizione, si era presentato in un bar di Reggio Emilia ed esibendo il tesserino identificativo aveva chiesto al proprietario prima 2.000 e poi 5.000 euro: in caso contrario avrebbe attivato controlli delle fiamme gialle e dall’Ausl. A denunciare l’episodio era stato lo stesso barista, che si rivolse ai carabinieri.
I militari reggiani, insieme alla finanza, fotocopiarono i soldi che avrebbero dovuto essere consegnati dalla vittima e si appostarono per seguire la consegna. L’uomo venne arrestato e nelle fasi successive i carabinieri arrestarono i complici, tra cui lo scrittore. Il cinquantenne è stato condannato a cinque anni di reclusione e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici. La pena il 28 febbraio è diventata esecutiva e il 12 marzo la Procura reggiana ha emesso l’ordine di esecuzione per la carcerazione. Il provvedimento è stato eseguito ieri dai carabinieri della stazione Principale: dovrà scontare un residuo di 4 anni, 11 mesi e 26 giorni di reclusione.
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