Accusato di minacce, percosse e violenze dalla moglie, un palermitano di 37 anni è stato assolto dopo sette anni di processo perché il fatto non sussiste. L’uomo era stato rinviato a giudizio dal gip di Termini Imerese e per questo è stato sospeso dall’esercito dopo avere vinto un concorso.
La moglie ha raccontato di una lunga serie di maltrattamenti e percosse da parte del marito, dal quale ha avuto quattro figli. Dopo la separazione, la donna aveva iniziato una relazione con l’ex marito della sorella dell’imputato. Dalla relazione è nata una quinta figlia. Tre figli le erano stati affidati mentre gli altri due erano stati affidati al padre. L’imputato era difeso dall’avvocato Antonio Di Lorenzo.
Secondo il giudice del tribunale di Termini Imerese Alessandro Quattrocchi «tutto quanto acquisito in dibattimento - si legge nella sentenza - non è sufficiente e adeguato a fondare un giudizio di penale responsabilità dell’imputato, dovendo ritenere che le dichiarazioni accusatorie della parte offesa non sono pienamente attendibili, non solo per l’intrinseca inaffidabilità della stessa, ma altresì per l’emersione, nel corso del dibattimento, di elementi idonei ad inficiarne la valenza dimostrativa».
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