Uno dei tranelli del diavolo è quello di far credere nella sua inesistenza. Non è ancora chiaro quanto sia successo ad Altavilla Milicia. Gli elementi a disposizione degli esperti in materia, sembrano limitarsi alle notizie di cronaca. Fra’ Mauro Billetta, parroco della parrocchia Sant’Agnese ed esorcista dell’Arcidiocesi di Palermo, spiega l’importanza della presenza di esorcisti nel territorio diocesano.
Quanto è frequente il fenomeno del satanismo ai giorni nostri?
«Il fenomeno è complesso perché si va da pratiche di spiritismo fatte per gioco anche da adolescenti che hanno appreso dal web il rituale, e questo è già parecchio pericoloso, a adepti che fanno parte di vere sette deputate al culto del diavolo. La diffusione certamente è molto più ampia rispetto al secolo scorso per la facilità di accesso a rituali e a gruppi che velocemente adescano nuovi adepti attraverso il web».
Quali strumenti abbiamo per riconoscere i segni del satanismo, o comunque fenomeni del genere?
«Nelle diocesi abbiamo lo sportello di ascolto del Gris e quello degli esorcisti incaricati dai rispettivi Vescovi, spazi di ascolto di quanti presumono di avere un problema vessatorio. In modo capillare i parroci, ad esempio, sono deputati ad un primo discernimento».
Qualcuno potrebbe minimizzare, ma in realtà quanto è importante avere degli esorcisti in Diocesi?
«Il fenomeno non è da banalizzare, al contempo, non si deve neppure enfatizzare. Certamente la presenza di esorcisti nominati dal Vescovo è di fondamentale importanza perché persone realmente vessate dal demonio altrimenti non avrebbero a chi rivolgersi e ciò procurerebbe una quota di sofferenza elevata».
Sul caso di Altavilla cosa possiamo dire? Ci sono gli elementi per parlare di satanismo, o fanatismo religioso?
«Per la tragica vicenda di Altavilla al momento non ci sono elementi per parlare di satanismo, certo siamo di fronte ad un delirio collettivo considerato che sono coinvolte più persone e l’omicida presenta un quadro clinico assai grave sia per il disturbo del pensiero che per l’efferatezza dei fatti».
Tenendo conto della convinzione che in quella casa ci fosse il diavolo, cosa possiamo dire di questi riti di esorcismo non ufficiali?
«La presenza demoniaca non è stata affatto appurata, qua siamo in una sfera altamente delirante con una tematica di ordine mistico-religioso».
Quindi, cosa consiglia a chi volesse prendere parte a riti di esorcismo non ufficiali?
«Il mio invito è quello di prendere le distanze perché non sono dei riti di esorcismo, bensì delle pratiche che aprono la porta a rischi e problematiche di ordine spirituale parecchio gravi».
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