Liberazioni e guarigioni: i «miracoli» di Amatulli, il santone di Bari seguito dall'uomo che ha massacrato la sua famiglia ad Altavilla
«Grazie a Gesù sei stata guarita, Gesù ti ha liberato e grazie alle nostre preghiere sei guarita. Soltanto tu Gesù, con la tua mano onnipotente, hai potuto guarire e liberare Francesca. Alleluia». Lo dice Roberto Amatulli (nella foto), l’ex parrucchiere di Bari, da qualche anno autoproclamatosi pastore evangelico, guaritore ed esorcista, nell’ultimo video pubblicato sulla sua pagina Facebook. Alcuni suoi video erano condivisi anche da Giovanni Barreca, l’uomo di 54 anni che ieri (11 febbraio) ha detto di aver ucciso la moglie e due figli ad Altavilla Milicia perché li riteneva «posseduti dal demonio».
Esorcismi e liberazioni dal male
Pratiche, quelle dei presunti esorcismi e delle «liberazioni» dal male, che Amatulli mette in atto regolarmente, come dimostrano decine di post sui suoi profili Facebook e TikTok. Nell’ultimo suo video condiviso da Barreca si vede l’ex parrucchiere distruggere statue della Madonna e di Padre Pio in una casa in cui «non c’era pace, non c’era amore» ma c’era «troppa idolatria». In altri, invece, si vede Amatulli «liberare» alcuni suoi fedeli dopo lunghe preghiere. La sua storia di pastore evangelico, come raccontato qualche mese fa anche in un servizio televisivo delle Iene, sarebbe iniziata poco dopo la pandemia da Covid. Lasciato il lavoro da parrucchiere, Amatulli sarebbe partito per l’Italia per celebrare eventi di evangelizzazione e particolari cerimonie di battesimo, fatte in mare o in piscina. Un’attività di proselitismo che, tra le altre cose, gli ha fruttato decine di migliaia di like e di follower sui social.
Sostiene di curare con la preghiera
Amatulli, sostenendo di essere in grado di curare attraverso la preghiera, ad alcuni suoi fedeli avrebbe consigliato di trascurare le terapie prescritte dai medici per affidarsi alle sue cure, e qualche mese fa annunciò di aver guarito un bambino in coma che, invece, è morto. «È stata fatta la volontà del signore, è dura da accettare ma Dio è Dio. Abbiamo fatto tutto quello che si doveva fare per salvarlo», scrisse per giustificarsi. I parenti di alcuni fedeli di Amatulli, in passato, si sono rivolti a trasmissioni televisive per denunciare quella che viene definita la sua «setta», che porterebbe gli adepti ad allontanarsi dalle proprie famiglie e a pagare somme di denaro anche alte per farne parte. «Voi non lo fate per me - avrebbe detto Amatulli a una sua fedele, riferendosi alle donazioni - ma lo fate per Dio».