Palermo

Martedì 26 Novembre 2024

Mario Francese, il direttore Marco Romano: «Figura nobile del nostro quotidiano»

I giornalisti pagano sempre un prezzo altissimo semplicemente per fare il loro mestiere, cioè quello di informare. E pagano questo prezzo soprattutto in situazioni in cui vendere una società migliore attraverso una corretta informazione non fa comodo a certi poteri». La cifra del sacrificio di Mario Francese, giornalista siciliano e cronista del Giornale di Sicilia, ucciso da Cosa nostra 45 anni fa in viale Campania, viene restituita dalle parole del prefetto Massimo Mariani, che ricorda come «la professione del giornalista sia essenziale per la tenuta democratica di un Paese. Non è stato comodo per il potere mafioso - sottolinea - e lo stesso vale per tutti quei Paesi in cui le libertà sono messe in discussione». A 45 anni dal terribile agguato mafioso, giornalisti e istituzioni, tra cui per l’appunto il prefetto, il questore Vito Maurizio Calvino e l’assessore comunale Piero Alongi in rappresentanza del sindaco Roberto Lagalla, si ritrovano, come ogni anno, in viale Campania, davanti alla lapide in memoria del giornalista che con le sue inchieste raccontò la corteccia criminale che avvolgeva la città. Cronisti, uomini dello Stato e studenti, che rappresentano il futuro dell’Isola, hanno commemorato l’eroe del giornalismo, «maestro per tutti i cronisti siciliani», come ha sottolineato Giuseppe Rizzuto, segretario di Assostampa, sindacato di categoria. «L’esempio dell’impegno - ha proseguito - in una professione che vuole portare l’informazione ai cittadini, anche con il sacrificio. Questo ha rappresentato per noi Mario Francese in questi anni, patrimonio collettivo di tutti i giornalisti italiani». Per il direttore del Giornale di Sicilia, Marco Romano, «non è mero ricordo, ma un valore di esperienza e di esempio. Ed è l’esempio che ci porta ogni anno qui, per ricordare una figura nobile del giornalismo siciliano e italiano, e del nostro quotidiano in particolare. Il servizio completo di Davide Ferrara oggi sul giornale in edicola

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