Palermo

Lunedì 25 Novembre 2024

Violenza e furti nel centro storico di Palermo, da residenti e commercianti un pacchetto di proposte per il Comune

«Chiederemo al Consiglio comunale di riunirsi fuori dal palazzo, in una struttura del territorio per discutere dei temi e delle proposte che consegneremo loro domani». A parlare è fra' Gaetano Morreale, parroco della chiesa di Sant’Antonino in via Oreto, a Palermo, a pochi passi dalla Stazione centrale. Fra' Gaetano, insieme ad Antonio Nicolao, vice presidente della Prima Circoscrizione, e Maria Teresa Macchiarella, titolare del Gran Café Torino, guida la protesta di residenti e imprenditori del centro storico, da mesi continuamente vittime di furti, rapine e violenze. La decisione di portare alla politica un esposto in cui si elencano proposte e problematiche del territorio è arrivata dopo una lunga riunione, avvenuta proprio all’interno del bistrot di Macchiarella, ormai luogo simbolo dopo aver subito quattro furti nel giro di un mese. Il documento è figlio dell’assemblea organizzata alla fine della fiaccolata dello scorso 21 dicembre - data simbolo per Palermo, che in poche ore ha visto quattro furti con spaccata e l’omicidio del giovane Rosolino Celesia -, quando abitanti e commercianti della città vecchia, partendo proprio dal gran Café Torino, hanno sfilato lungo la via Roma e la via Maqueda. Insieme a loro anche il vescovo Corrado Lorefice e l’artista Salvo Piparo. I tanti partecipanti si riunirono nella chiesa di Sant’Antonino, stilando le proposte che oggi pomeriggio (9 gennaio) sono state ridiscusse e firmate da tutti. «Dal dibattito - si legge - sono emerse numerose proposte, alcune delle quali non comporterebbero alcun aumento di spesa pubblica»: maggiore presenza delle forze dell’ordine sul territorio; regolarizzazione del mercato dell’usato di Ballarò; maggiori investimenti sulla cultura e la formazione scolastica del territorio; attivazione di un tavolo permanente con il Prefetto e il contrasto allo spaccio della droga sono alcuni dei punti elencati nell’esposto, che domani una delegazione porterà ai consiglieri comunali. «Diamo l’opportunità alla politica - sottolinea Antonio Nicolao - di leggere e valutare il documento. Noi ci riserviamo di riunirci ancora e vigliare su questo tema che rimane fondamentale: non bisogna abbassare la guardia». È di pochi giorni fa l’ennesimo finestrino spaccato di un’automobile in via Milano: ogni mattina in residenti della zona della stazione centrale devono fare i conti con i tentativi di furto da parte dei tossico dipendenti che in cerca di pochi spicci finiscono per creare disagi e danni per centinaia di euro. Cocci di vetro che vengono raccolti da terra anche dai commercianti che vivono nella paura che la prossima attività a svegliarsi ‘’spaccata’’ sia la loro. L’ultimo episodio risale al 2 gennaio scorso, proprio all’alba del 2024, quando in corso Vittorio Emanuele, proprio difronte alla Cattedrale e a pochi metri dalla questura, uno storico negozio di souvenir, Il Carrettino, ha subito il primo furto dell’anno: quasi 5 mila euro tra danni e bottino portato via dai malviventi e la consapevolezza che nessuno sembra più al sicuro.

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