Palermo ancora invasa dai rifiuti: la raccolta dell’arretrato procede lentamente e sono tanti i quartieri e le strade dove a dettare legge sono i sacchetti, gli ingombranti e il cattivo odore dei resti delle festività natalizie, lasciati a macerare per le vie della città. Alle spalle della stazione centrale, sono ancora tante le postazioni abbandonate e non servite dagli operatori Rap, che divisi in cinque squadre straordinarie lavorano sugli itinerari rimasti scoperti. Così, bisogna fare di necessità virtù e ingegnarsi per trovare un’alternativa meno tossica ai roghi che nei giorni scorsi sono stati appiccati nei vari quartieri del capoluogo. I residenti delle strade interne alla via Perez, tra cui la via Pietro Aragona e via Alfonso il Magnanimo, sono riusciti ad aumentare la capienza dei cassonetti (come si vede nell’apertura del video) sfruttando le scatole di cartone come ulteriore parete: in questo modo i rifiuti vengono accumulati in altezza, liberando marciapiedi e strade. Lungo le vie interne che portano al Policlinico, nonostante il passaggio nei giorni scorsi delle squadre di piazzetta Cairoli, sono ancora tanti i cassonetti stracolmi - e in alcuni casi nascosti - di immondizia: via Paolo Emiliano Giudici, via Perez e via Vincenzo Mortillaro sono ancora in difficoltà e i residenti si sono ormai arresi. Le scene non cambiano nella zona di via Tiro a Segno, dove nei giorni scorsi sono stati appiccati alcuni roghi, e nelle zone interne alla via Messina Marine: alle spalle dell’hotel San Paolo, a pochi passi da uno degli autoparchi della Rap, i cassonetti ospitano da giorni sacchetti e ingombranti, alcuni anche bruciati. Così anche in via Salvatore Cappello, a Romagnolo.