Palermo

Venerdì 17 Maggio 2024

L'omicidio dell'algerino a Palermo: indagati due parenti del tunisino, per lo zio scatta il fermo

Badr Boudjemai, l'algerino ucciso in via Roma

Scatta un secondo fermo per l'omicidio di Badr Boudjemai, il cameriere algerino ucciso in via Roma a Palermo nella notte tra il 3 il 4 novembre. Si tratta di Kalim El Abed, di sessantuno anni, zio di Alì El Abed Baguera, il tunisino che si trova in carcere con l'accusa di avere sparato i tre colpi di pistola mortali. Secondo gli inquirenti l'uomo avrebbe aiutato il nipote subito dopo il delitto, trovando un nascondiglio per l'arma e per gli abiti che indossava quella notte. C'è anche un altro indagato, si tratta di un altro parente dell'indagato. Il tunisino di trentadue anni è accusato di omicidio volontario, premeditato e aggravato dai futili motivi: il suo ricorso è stato respinto pochi giorni fa. A incastrarlo sarebbero le immagini delle telecamere della videosorveglianza che si trovano nella zona e che lo avrebbero immortalato durante il tragitto verso il luogo del delitto, di fronte alle Poste centrali. Per il procuratore aggiunto Ennio Petrini e il pm Vincenzo Amico, quei fotogrammi lasciano pochi dubbi su chi abbia ucciso il cameriere algerino. Farebbero parte di una serie di video che hanno ripreso le fasi precedenti e successive al delitto, messe insieme dai carabinieri del reparto operativo del comando provinciale.

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