Palermo: vince la causa per annullare la cartella esattoriale, ma dopo la sentenza la riceve di nuovo
Aveva appena tirato un sospiro di sollievo: quella cartella esattoriale di oltre mille euro era stata annullata e l'Agenzia delle Entrate era stata pure condannata al pagamento di 250 euro per le spese sostenute. A distanza di pochi giorni dalla sentenza, però, ecco un'altra notifica: ha ricevuto una nuova intimazione per il pagamento della stessa cartella. Una vicenda paradossale, a Palermo, per un ex vigile del fuoco in pensione, che si è ancora una volta rivolto al suo consulente del lavoro per impugnare nuovamente il titolo. Aveva ricevuto la prima intimazione il 29 settembre 2021, si trattava di una cartella che includeva tasse automobilistiche e per lo smaltimento di rifiuti degli anni 2011 e 2012. «Quella cartella non era mai stata notificata al mio cliente ed era ormai in prescrizioni visto che si riferiva a tributi dovuti più di cinque anni fa - spiega il difensore tributario Giuseppe Todaro -. La sentenza del ricorso è arrivata il 29 novembre, data che coincide anche con la comunicazione della cancelleria all'Agenzia delle Entrate. Nonostante ciò, è giunta una seconda intimazione di pagamento due giorni dopo». Con grande stupore, il pensionato si è ritrovato nella stessa situazione di due anni fa, ma con un debito maggiorato degli interessi. «C'era un procedimento in atto - prosegue Todaro - quindi il contribuente non avrebbe dovuto ricevere una nuova notifica. Si tratta di due intimazioni per la stessa cartella, la prima annullata perché la causa è stata vinta. Ora dovremo impugnare anche questa e chiederemo la condanna per lite temeraria, vista l'ingiusta pretesa ai danni del mio cliente». Una disavventura che costerà tempo e denaro all'ex vigile del fuoco, che spera di non dovere sborsare quella somma. Lo saprà tra altri due anni.