Concorso forestali, la Regione invierà gli atti alla Procura e alla Corte dei Conti: ecco la relazione
La relazione degli ispettori in base alla quale il presidente Schifani ha deciso di annullare il concorso per 46 guardie forestali verrà inviata alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti. Questo filtra da Palazzo d'Orleans. Il caso del concorso annullato per irregolarità che confermano il timore di raccomandazioni non finirà quindi con lo stop alla selezione e alla graduatoria contestata. Il lavoro svolto dal segretario generale di Palazzo d'Orleans, Maria Mattarella, e dall'avvocato generale Giovanni Bologna ha evidenziato innanzitutto irregolarità nella composizione della commissione che ha esaminato gli elaborati dei concorrenti e predisposto le domande a quiz della prima prova. La prima irregolarità evidenziata riguarda il ruolo che l'ex direttore generale del Corpo Forestale, Giovanni Salerno, ha avuto nel concorso. In base al fatto che fin dall'inizio sapeva che il figlio era fra i partecipanti – evidenzia la relazione – avrebbe dovuto esimersi dal fare il presidente della commissione e pure, come poi fece, dal nominare un suo sostituto nel tentativo di eliminare l'incompatibilità. Il figlio di Salerno è poi risultato il primo dei vincitori della prima fase. Da qui le polemiche che hanno dato il via alle inchieste giornalistiche e quindi alla verifica di Palazzo d'Orleans. La relazione non entra invece nel merito di uno dei casi portati alla luce in queste settimane di polemiche: il fatto che alcuni concorrenti abbiano risposto correttamente anche a una domanda posta in modo sbagliato e che quindi, fra le opzioni del quiz, non conteneva la risposta esatta. Si sofferma invece la relazione, e molto, su alcune falle – così le definisce – del meccanismo con cui il Formez (che ha elaborato i quiz) ha inviato il materiale alla Regione. Secondo gli ispettori nominati da Schifani la procedura di trasmissione alla commissione esaminatrice del ventaglio di 600 domande tra le quali scegliere le 100 da sottoporre ai candidati non è stata rispettata. E' una procedura che prevede l'invio del materiale a una mail riservata apribile solo con dei codici in mano alla commissione esaminatrice. Invece le domande sarebbero arrivate a una normale mail dell'assessorato. E la stessa procedura errata è stata seguita per la trasmissione della graduatoria provvisoria, che poi infatti è stata visibile a molti all'assessorato al Territorio e da lì ha fatto il giro dei giornali. Tutte queste irregolarità hanno suggerito a Schifani di bloccare il concorso, costato fino a ora 800 mila euro. Soldi che quasi inevitabilmente andranno persi visto che non ci sono precedenti della restituzione da parte del Formez di un concorso a questi affidato e poi non andato a compimento. Infine, il rischio adesso è che il concorso bis arrivi fra parecchi mesi. Se la Regione confermerà l'incarico al Formez, dovrà mettersi in coda visto che l'agenzia nazionale ha già in corso una serie di selezioni che avranno la priorità. Difficile possa riprogettare il concorso prima della seconda metà del 2024: questa la previsione della Regione.