Quasi metà del quartiere è al buio da sette anni, illuminato soltanto dalle luci delle attività commerciali: per Romagnolo, sulla costa sud di Palermo, dalle 17 in poi è notte fonda e la sicurezza dei residenti è appesa a un… cavo. Lo stesso che riporterebbe la luce in 120 pali dell’illuminazione pubblica: «Attendiamo il Coime - spiega Giuseppe Federico, presidente della Seconda Circoscrizione - che, però, a ragion veduta, richiede la pianta del sottosuolo per capire se passano servizi». Teoricamente, nei primi 40 centimetri di profondità non dovrebbero trovarsi tubi o cavi di sotto servizi. Ma il dubbio rimane: «Attendiamo le verifiche - prosegue Federico - sperando che siano celeri: la soluzione è stata trovata e concordata in una riunione tecnica con l’assessore alla Rigenerazione urbana Maurizio Carta, l’Amg e il Coime. Siamo in attesa che arrivi la pianta del sottosuolo». Mentre la Circoscrizione tenta di accelerare i tempi e far sentire il proprio fiato sul collo dell’amministrazione nella speranza che inizino i lavori, i residenti protestano. Con il favore delle tenebre scippi, furti in casa, automobili vandalizzate e incidenti - a volte mortali - sono una costante nelle vie interessate tra cui larghi tratti di via Messina Marine (specie lungo la spiaggia di Romagnolo), Fondo Tinnirello, via Giacomo Alagna, via Antonio Pigafetta, via Ermanno Carlotto, via Gino Funaioli, via Federico Orsi Ferrari, via Ben Haukal, via Cesare Bione, via Ben Ciober, via Generale Armando Diaz, via Francesco La Ferla, via Portella della Ginestra, vicolo Sacramento. I cittadini, impauriti, sono costretti a camminare facendosi luce da soli. Su questo punto, le storie degli ultimi anni sfiorano la leggenda. «C’è un signore - racconta un cittadino che abita nella zona - che ogni sera passeggia con il proprio cane indossando un caschetto dotato di una piccola torcia. Per intenderci, lo stesso che usano i minatori». Il signore - un vero e proprio faro di speranza nel quartiere quando lo si incontra - non è, appunto, l’unico a ricorrere al fai da te. «Siamo tutti costretti da sette anni a camminare con in mano il cellulare per sfruttarne la luce della torcia - racconta Rosaria Profeta, presidente della Pro Loco Romagnolo - si rischia di cadere a terra perché bisogna anche barcamenarsi tra le buche e i marciapiedi ridotti in uno stato pietoso. È vergognoso essere rimasti al buio per sette anni, non in una ma in più strade - ha proseguito Profeta - le uniche fonti di luce sono le attività commerciali». Insomma, i disagi sono molteplici e si danneggia anche l’immagine della città: «Ci sono tante attività che lavorano con i turisti - spiega ancora il presidente della Pro Loco Romagnolo - che ricevono lamentele. I visitatori rimangono a bocca aperta, basiti per la situazione in cui si ritrovano». E ad aggravare il tutto, come già accennato, è l’aumento di furti e atti vandalici: «Si arrampicano ed entrano dalle verande - racconta Giovanni Colletti, consigliere della circoscrizione - e sono tantissimi i residenti che quotidianamente trovano i vetri delle proprie automobili distrutti. La sicurezza pubblica qui è diventata una chimera - attacca Colletti - è un problema che va avanti da anni: ricordiamoci che questa estate un ragazzo è stato investito ed è morto proprio qui vicino, in via Messina Marine». Amg fa sapere che attende l’Amministrazione comunale per poter iniziare i lavori. Intanto, sta partendo un programma di interventi di manutenzione straordinaria che consentirà la riaccensione di oltre un centinaio di punti luce. Si tratta di interventi di natura straordinaria (dalla ricollocazione di pali che consentono la riattivazione di tratti di illuminazione al ripristino di impianti danneggiati da incendi) che, sulla base del contratto di servizio, vanno autorizzati e finanziati dal Comune di Palermo. La società partecipata ha ricevuto la necessaria autorizzazione dell’ufficio Pubblica Illuminazione dell’Area Rigenerazione urbana: l’importo complessivo finanziato da Palazzo delle Aquile, sulla base dei preventivi di spesa elaborati da Amg, ammonta a poco più di 22 mila euro. «Amg Energia ribadisce e conferma il suo ruolo di braccio operativo del Comune di Palermo – sottolinea il presidente, Francesco Scoma – la società, interamente partecipata, può e deve essere per l’amministrazione cittadina un valore aggiunto». Nel video le interviste a: Rosaria Profeta, presidente Pro Loco Romagnolo; Giuseppe Cillufo residente; Giuseppe Federico, presidente Seconda Circoscrizione; Giovanni Colletti, consigliere Seconda Circoscrizione