Hanno circondato la sua bara per salutarlo per l'ultima volta, tra le urla di dolore e le lacrime della sua famiglia. C'erano anche tanti amici, al Policlinico di Palermo, per l'addio a Badreddine Boudjemai, il cameriere algerino di 41 anni che è stato ucciso in via Roma nella notte tra il 3 e il 4 novembre. La salma è stata riconsegnata alla famiglia e tornerà in Algeria. L’imam El Madani ha pronunciato la preghiera funeraria, poi il feretro è stato portato a spalla dagli amici su un’auto, dando il via al viaggio che lo riporterà nel paese d'origine. Un momento straziante alla camera mortuaria dell'ospedale palermitano, dove erano presenti la moglie, la madre e le sorelle dell'uomo che tutti chiamavano Samir. Lavorava in un ristorante di via Emerico Amari, da cui quella tragica sera stava tornando per fare rientro a casa e riabbracciare i suoi due bambini. È stato freddato a colpi di pistola di fronte alle Poste centrali, ad accorgersi del corpo ormai senza vita sono state due turiste canadesi che hanno lanciato l'allarme. Per l'omicidio di Badr è stato fermato Alì El Abed Baguera, tunisino di 32 anni, che lavora in un locale lungo la stessa via e sarebbe stato immortalato dalle telecamere mentre raggiungeva la vittima. Le indagini dei carabinieri sono tuttora in corso per far luce sul delitto.