Palermo

Venerdì 09 Maggio 2025

Il suicidio del tredicenne a Palermo, le reazioni delle istituzioni, della comunità civile e dei sindacati

L'assessore regionale Mimmo Turano

Continuano le reazioni delle istituzioni e della comunità civile al suicidio del 13enne della scuola media Vittorio Emanuele Orlando di Palermo. L’assessore regionale all’Istruzione e alla formazione professionale, Mimmo Turano, esprime vicinanza alla famiglia del ragazzo scomparso. «Così come a tutto il personale scolastico, agli insegnanti e agli studenti - afferma l'assessore -.  L’Ufficio scolastico regionale ha già attivato gli strumenti necessari per essere accanto alla scuola in questo momento difficile. Confido che le inchieste della magistratura possano fare piena luce su quanto accaduto». Fa sentire la sua voce anche Fabrizio Marrazzo, portavoce del partito Gay Lgbt+, Solidale, Ambientalista, Liberale. «Quanto accaduto è un grido di allarme ogni giorno migliaia di studenti in tutta Italia sono bullizzati ed emarginati perché lesbiche, gay, bisex o trans, o solo perché gli altri gli attribuiscono tali orientamenti o identità - afferma  Marrazzo -. Facciamo appello a Giorgia Meloni ed al suo governo: su questi temi non devono entrare le ideologie, ma il bene dei nostri giovani, pertanto chiediamo di approvare la nostra richiesta di fare i corsi sull'affettività, educazione sessuale e contro le discriminazioni in tutte le scuole partendo almeno dalle scuole medie, come il caso di oggi evidenzia. Inoltre, ricordo che spesso le nostre vittime vivono le discriminazioni e pregiudizi anche in famiglia, portandoli, a differenza di altri, a sentirsi completamente soli, e la dove non commettono gesti estremi, semmai abbandonano il percorso scolastico entrando cosi in percorsi di marginalità». Rosario Coco, presidente di Gaynet aggiunge: «L'orientamento del ragazzo non dovrebbe proprio essere considerato. Il movente del bullismo è costituito dalle parole e i riferimenti utilizzati - dice -. Oltre a chi viene direttamente preso di mira, il bullismo omofobico colpisce interi gruppi di persone, in questo caso quelle lgbt+, alimentando odio e stigmatizzazione. Se le ragioni del suicidio saranno confermate, ci troveremmo di fronte all’ennesima morte legata all’indifferenza della politica, visto che l’educazione sessuale e affettiva nelle scuole manca in Italia almeno dal 2010, anno di pubblicazione delle linee guida Oms». «Dopo la pandemia - dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo - il tasso di suicidi tra gli adolescenti è cresciuto del 30 per cento: un dato che richiede un intervento immediato. Ma i suicidi degli adolescenti legati al bullismo omofobico e transfobico, in cui questo ultimo caso sembra rientrare, è un fenomeno noto da tempo. Ci siamo battuti con tutti i mezzi a disposizione per fare approvare una legge che affrontasse questo tema proprio nelle scuole, dove le adolescenti e gli adolescenti passano la maggior parte della loro giornata e dove, spesso, subiscono vessazioni per il loro orientamento sessuale o la loro identità di genere».

 In una nota congiunta Adriano Rizza e Fabio Cirino, rispettivamente segretari generali della Flc Cgil Sicilia e della Flc Cgil Palermo così commentano: «Non si può morire di bullismo. Proviamo dolore e costernazione nell'apprendere la tragica notizia del suicidio di un giovane studente palermitano. Proviamo dolore da genitori, cittadini e lavoratori del mondo della conoscenza, che si interrogano su quali e quanti siano i 'costi sociali' dei mancati investimenti in istruzione. Viviamo ormai in piena emergenza educativa, in una società che ha smarrito i valori morali edificanti, sostituendoli con esempi e modelli negativi che hanno sovvertito l'ordine e le priorità della scala valoriale. Bisogna riempire il vuoto educativo e tornare all'educazione dei sentimenti - aggiungono - l'istruzione deve tornare a puntare alla formazione ed all'educazione dei cittadini del presente e del futuro e non all' 'addestramento' dei lavoratori».
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