Ad Alia furto di olive in un terreno dell'Asp, refurtiva recuperata e data in beneficenza ai Cappuccini
Avevano pensato bene di dedicare il loro tempo libero pomeridiano per raccogliere in fretta e furia olive da un terreno non di loro proprietà. Ma sono stati sorpresi dai carabinieri che li hanno denunciati, in stato di libertà, all’autorità giudiziaria per furto aggravato in concorso. A finire nel mirino di una segnalazione ricevuta dai militari quattro cittadini di Alia, i quali, con ogni probabilità, non sapevano che la proprietà di quell’appezzamento di terreno di contrada Gurfa-Celsa interamente vocato a uliveto fosse riconducibile all’Azienda sanitaria provinciale di Palermo, di fatto quindi di proprietà dello Stato. I carabinieri di Alia, guidati dal maresciallo Alberto Castello, li hanno sorpresi mentre raccoglievano le olive pregustandone già la prelibatezza del derivato. In tutto sono stati sequestrati circa 200 chili di “oro verde” che l’Azienda sanitaria provinciale, dopo il dissequestro disposto dall’autorità giudiziaria, ha deciso di trasformarli in olio d’oliva, per donarlo in beneficenza alla comunità palermitana Missione San Francesco o più comunemente nota come Cappuccini, a pochi passi da via Pitrè, a Palermo. Ogni giorno, l’ente benefico garantisce più di 150 pasti a persone bisognose del capoluogo che siedono alla mensa dei frati. Alla gara di solidarietà voluta dall’Asp ha partecipato anche l’oleificio dell’associazione agricola La Nina di Alia, che ha provveduto gratuitamente a macinare le olive e a imbottigliare l’olio d’oliva. Il prezioso condimentoè stato poi interamente consegnato nelle mani di padre Domenico Spatola e di Mimmo Scafidi (entrambi nella foto), rispettivamente responsabile e coordinatore della comunità palermitana Missione San Francesco.