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Un commesso della Procura di Palermo è accusato di essere una talpa al servizio della criminalità, arrestato

Avrebbe illegittimamente consultato i procedimenti e informato i diretti interessati su indagini in corso

Un commesso giudiziario in servizio alla Procura di Palermo, Feliciano Leto, è accusato di essere una talpa al servizio della criminalità, è stato arrestato dalla polizia per favoreggiamento continuato e aggravato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare, al termine di un’inchiesta della Dda di Palermo.

E’ un addetto al trasporto dei fascicoli dalle segreterie dei Pm agli altri uffici del Tribunale che, secondo l’accusa, avrebbe illegittimamente consultato i procedimenti, fotografato e diffuso atti coperti dal segreto, portato all’esterno fascicoli, informato i diretti interessati su indagini in corso su intercettazioni avviate arrecando un grave danno a diverse inchieste.

Leto proveniva dal bacino degli ex pip, ex precari del bacino di emergenza di Palermo. La polizia è riuscita a istallare un trojan nel suo cellulare scoprendo così che il commesso avvertiva gli indagati del fatto che fossero intercettati.

Leto è genero dell’imprenditore Vincenzo Passantino, titolare di una ditta di trasporti sottoposta a interdittiva antimafia e il sabato, giorno di riposo dall’impiego a Palazzo di giustizia, lavorava per l’azienda del familiare.

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