I giudici del tribunale del riesame di Palermo, accogliendo il ricorso dell'avvocato Giuseppe Di Stefano, hanno scarcerato anche l’infermiere dell’Asp di Palermo, Vito Cumella, sotto inchiesta per concussione. Si trovava agli arresti domiciliari per la vicenda legata ai soldi che insieme a dentista e a un odontotecnico avrebbe chiesto a un’anziana per sistemare una dentiera, un intervento che invece era a carico del Servizio sanitario nazionale. Nei giorni scorsi era stata revocata la misura cautelare anche nei confronti dell’odontotecnico Sebastiano Lanza e dell’odontoiatra Giuseppe Guiglia, tutti dipendenti dell’Asp di Palermo. L’infermiere nel corso dell’interrogatorio di garanzia era stato l’unico dei tre a rispondere alle domande del gip, dicendo che non sapeva nulla della richiesta di denaro. Al momento della consegna delle banconote, ha aggiunto, si trovava in un altro reparto del presidio Luigi Biondo di via Gaetano La Loggia. L'infermiere non lavora in pianta stabile in odontoiatria. Secondo il legale, non c'erano più esigenze cautelare che giustificassero l’arresto: dall’inquinamento delle prove alla reiterazione del reato.