Rappresentano il retaggio di un’epoca passata, di una cultura contadina che ormai non c’è più. Sono i «grattascarponi», o «nettascarpe» o, ancora, «battitacco», quelle lame in ferro o in ghisa piantate sin dall’Ottocento davanti ai portoni di case e palazzi che venivano usate come «raschietto» dagli agricoltori che tornavano dai campi – o, in generale, dai residenti delle abitazioni che avevano appena attraversato le tante strade ancora sterrate del tempo - per pulirsi la suola delle scarpe dalla terra e dal fango prima di entrare nelle loro dimore: nel Palermitano se ne trovano ancora moltissimi. Oggetti da «amarcord», alcuni di essi capolavori dell’arte fabbrile, ma anche pericolosi soprattutto se piazzati nel bel mezzo di un marciapiede, e non solo per i pedoni.
Lo ha sperimentato a sue spese e sulla sua pelle un giovane corleonese rimasto vittima di un rocambolesco incidente stradale e che da otto mesi, con il supporto dello studio legale 3A-Valore, sta cercando invano di ottenere risposte dal suo Comune, nel cui territorio è anche accaduto il fatto. È la sera del 4 febbraio 2023, poco prima delle 20, quando il ragazzo, che all’epoca non ha ancora vent’anni, sta percorrendo via Sant’Agostino, a Corleone, in sella al suo scooter Piaggio Zip, quando, all’altezza del civico 41 e di una pizzeria - «complice il manto stradale ridotto in condizioni pietose tra buche, ghiaino e pietrisco», sottolinea una nota dello studio legale - perde il controllo del mezzo, rovinando a terra. Ma l’oggi ventenne ha l’ulteriore sventura di finire la sua corsa sul marciapiede di fronte al locale e di andare a urtare violentemente la spalla destra proprio contro un vecchio «nettascarpe» che si trova a ridosso del portone d’ingresso del pubblico esercizio, con conseguenze pesanti.
Inizialmente soccorso da alcuni passanti, il malcapitato, che a causa dei traumi e in preda a forti dolori non riesce neppure a rialzarsi da solo, viene quindi trasportato al pronto soccorso dell’ospedale cittadino. «I sanitari - si legge nella nota - gli riscontrano, tra le altre, una brutta ferita lacero contusa e sanguinante nella regione deltoidea del braccio destro, con interessamento esteso della sottocute e della fascia muscolare, per una prognosi iniziale di dieci giorni che però poi aumenterà di parecchio col trascorrere del tempo. Il trauma alla spalla destra infatti si rivelerà più serio del previsto, dopo diversi mesi le lesioni non si erano ancora stabilizzate, con persistenza continua di algie estese a tutta la regione dorsale interscapolare: il giovane si è dovuto sottoporre a svariate visite specialistiche e a cicli di fisioterapia prescritti dai medici fisiatri e la funzionalità dell’arto, peraltro quello destro, non gli tornerà più quella di prima, gli resterà una invalidità permanente non residuale».
Per essere «risarcito - prosegue lo studio legale -di tutti i danni fisici, morali e anche patrimoniali patiti, dati i costi non indifferenti sostenuti per le cure, il ragazzo, attraverso il consulente personale Alessio Tarantino, si è dunque affidato a Studio3A-Valore S.p.A».
È stata presentata una denuncia querela nei confronti del Comune di Corleone indirizzata alla procura di Palermo e materialmente sporta presso la tenenza della guardia di finanza della stessa Corleone. Un esposto, dice lo studio legale, «corroborato dal rapporto di due agenti del commissariato di polizia cittadino che il padre del giovane, l’indomani dell’episodio, aveva avvicinato durante un loro servizio di controllo in via Sant’Agostino, riferendo dell’incidente. I poliziotti, nel loro sopralluogo, hanno effettivamente appurato, per citare il loro rapporto, “la presenza di un battitacco in ferro nel marciapiede e di brecciolino sull’asfalto che rendeva la strada potenzialmente pericolosa».
A giudizio degli avocati del ragazzo, «si configurandosi in pieno una responsabilità per custodia per l’omessa manutenzione della strada da parte dell’ente proprietario, cioè il Comune, sia per le condizioni del manto stradale sia per la presenza di quell’oggetto acuminato e tagliente sul marciapiede». Studio3A ha presentato una formale richiesta danni e delle relative coperture assicurative al Comune di Corleone il 22 febbraio, «ma, nonostante i ripetuti solleciti, l’amministrazione comunale, ed è un atteggiamento di noncuranza che ha doppiamente ferito il giovane cittadino, in otto mesi non si è mai degnata di riscontrare la richiesta, non ha mai risposto, neanche solo per denegare il risarcimento dovuto: il nulla. Con la conseguenza che il danneggiato, non bastasse tutto ciò che ha patito, sarà anche costretto ad adire le vie legali per far valere i suoi diritti», conclude lo studio.
Nelle foto, fornite dallo studio legale, a sinistra la strada dissestata e a destra il «battitacco» sul marciapiede
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