L'ex giudice Silvana Saguto, condannata ieri (giovedì 19 ottobre) per corruzione con sentenza definitiva, è stata prelevata dalla guardia di finanza alla clinica Villa Margherita di via Marchese di Villabianca, a Palermo, dove era ricoverata per problemi di salute da 20 giorni. Sarà condotta nel carcere Pagliarelli, dopo che saranno compiute le formalità di rito. Anche il marito Lorenzo Caramma, condannato come la moglie in Cassazione, sarà portato nel carcere palermitano di Pagliarelli. Nel carcere di Rebibbia si è costituito il professore Carmelo Provenzano, mentre l’avvocato Gaetano Cappellano Seminara si è costituito nel carcere di Bollate. Entrambi sono stati ritenuti colpevoli di corruzione. Il provesso riguarda la gestione dei beni confiscati alla mafia. A disporre l’arresto di Silvana Saguto, che deve scontare una condanna a sette anni e 10 mesi per corruzione diventata ieri definitiva, è stata la procura generale di Caltanissetta diretta da Fabio D’Anna. La Cassazione ha annullato infatti solo una parte residuale del verdetto d’appello a carico dell’ex giudice delle misure di prevenzione di Palermo, ordinando un nuovo giudizio per la rideterminazione della pena. Ma dai calcoli fatti dalla procura generale è emerso che la condanna divenuta irrevocabile è superiore ai 4 anni e quindi non può essere sospesa. Da qui la decisone di disporre l’arresto. Stesso ragionamento è stato fatto per il marito Lorenzo Caramma, che dovrà scontare 6 anni e un mese e per gli ex amministratori giudiziari che l'allora magistrato avrebbe favorito in cambio di regali e denaro, Carmelo Provenzano e Gaetano Cappellano Seminara, che hanno avuto rispettivamente 6 anni e 8 mesi e 7 anni e sei mesi.