Chiedono soldi all'imprenditore palermitano Zummo: lui denuncia, arrestati due avvocati di Catanzaro
Dalle denunce di un imprenditore palermitano, Marco Zummo delle cliniche Karol, è partita l’indagine della guardia di finanza che ha portato all’arresto per concussione di due avvocati di Catanzaro. Secondo l'accusa, uno degli arrestati, Pierpaolo Greco di 48 anni, curatore fallimentare di una fondazione catanzarese in liquidazione giudiziale, che gestisce diverse strutture sanitarie, socio-sanitarie e assistenziali, avrebbe preteso 50 mila euro per orientare alcune scelte nella gestione di una curatela fallimentare, avvalendosi dell’altro avvocato, Pasquale Barbieri di 66 anni, come intermediario con la persona offesa. Dopo che aveva ricevuto la richiesta di denaro, il presidente della Karol spa, l’avvocato palermitano Marco Zummo, si è presentato alla guardia di finanza ed ha denunciato i fatti, facendo scattare gli accertamenti investigativi. La somma di cinquantamila euro che sarebbe stata richiesta dall’avvocato Barbieri, che avrebbe agito come intermediario per conto di Greco, sarebbe dovuta servire, secondo la tesi accusatoria, per fluidificare l’accordo, la cui rinegoziazione stava registrando una fase di stallo, per consentire alla Karol di continuare a gestire gli asset di una fondazione, la Betania, a seguito del fallimento di quest’ultima. Nelle fasi successive dell’attività investigativa, i finanzieri hanno monitorato l’avvocato Barbieri, documentando il momento in cui il legale ha ricevuto la somma di 25 mila euro come prima tranche della cifra pattuita. Gli arresti sono scattati ieri pomeriggio (19 ottobre) nel momento in cui Barbieri ha consegnato diecimila euro a Greco. Le indagini delle fiamme gialle sono state dirette dal procuratore aggiunto di Catanzaro, Giulia Pantano, e dal sostituto procuratore Domenico Assumma. Greco e Barbieri sono difesi, rispettivamente, dagli avvocati Francesco Iacopino e Valerio Murgano.