Sono riusciti a entrate, forzando il portone del palazzo in cui si trova la sede della Protezione civile della Regione Siciliana e dove c’è anche la sala operativa, nonostante ci fossero due dipendenti, la notte tra venerdì e sabato. I ladri hanno rovistato armadietti e cassetti e si sono portati via materiale informatico ancora da quantificare, rubando anche dal distributore automatico di bevande e snack. I dipendenti della sala operativa, che hanno segnalato il malfunzionamento del portone d’ingresso, hanno scritto al direttore del dipartimento, Salvo Cocina. «Quanto accaduto ha scosso fortemente tutti gli operatori della Soris (Sala operativa regionale integrata siciliana, ndr), non solo quelli di turno, in quanto solo il caso - dicono i sindacati Cgil, Cisl, Uil, Cobas Codir, Sadirs, Siad e Ugl - ha voluto che nessuno aprisse la porta di ingresso dei locali dove si trova la Soris, in quanto i dipendenti in servizio hanno imputato i rumori avvertiti, provenienti dall’esterno. Viceversa si sarebbero potuti trovare faccia a faccia con i malviventi che si sono introdotti nell’edificio, le cui conseguenze potevano essere gravemente lesive della loro incolumità fisica. I fatti accaduti sono di estrema gravità, in quanto la sicurezza del luogo di lavoro deve essere una assoluta priorità per tutti i datori di lavoro, anche contro i rischi di furti, atti di vandalismo e violenza. Un luogo di lavoro sicuro è importantissimo per i dipendenti e contribuisce a creare fiducia agli stessi nello svolgimento delle loro mansioni». I lavoratori chiedono maggiore sicurezza con sistemi di controllo agli accessi, telecamere di sorveglianza, sistema di allarme collegato con le forze dell’ordine, vigilanza esterna, garantendo sempre la presenza di almeno due operatori per turno, considerato che sabato sera in sala era presente una sola unità e per giunta donna, cosa che comunque si ripete da tempo a causa della nota criticità del personale in servizio presso la Soris, che attualmente rappresenta meno del 50% dell’organico previsto, garantendo , nel contempo, anche quel personale che a seguito di emergenze si reca in orario notturno in ufficio per attività connesse. Se non si realizzeranno gli interventi saremo disposti anche a sospendere i turni notturni in sala operativa».