Seduto su una panca davanti all’aula della corte d’assise di Palermo, telefonino in mano e cuffiette alle orecchie, intento a scorrere i video su TikTok per ingannare l’attesa, c’era solo il fidanzato a sostenere la diciannovenne vittima dello stupro di gruppo del Foro Italico. Di parenti nemmeno l’ombra, del resto la ragazza - nel corso delle tante dirette social - aveva rivelato di aver perso la mamma a causa di una grave malattia e di non avere più rapporti con il padre da tempo. Lui, invece, le è rimasto accanto nonostante tutto, passando sopra ai tradimenti nei suoi confronti che la ragazza avrebbe confermato pure nel corso dell’incidente probatorio. Ma soprattutto sembra essere acqua passata la lite a suon di schiaffi - rivelata dalla giovane - che aveva momentaneamente interrotto i rapporti tra i due: «È vero, le ho dato schiaffi, ho riconosciuto di aver sbagliato. Ma si trattava di cose private, tra noi, non c’entrava nulla quello che le era accaduto», ammette il ragazzo che la notte dell’orrore aveva recuperato la diciannovenne alla Cala, dove era stata lasciata dal branco, per poi portarla in ospedale. E in caserma era stato il primo a puntare il dito contro Angelo Flores, quello che avrebbe ripreso le fasi degli abusi con il suo telefonino: «Mi ha detto un nome, Angelo, che in passato ha provato a usare violenza su di lei ma non c’era riuscito, perché rifiutato», aveva fatto mettere a verbale ai carabinieri in caserma, riportando le parole della ragazza. Adesso si sfoga con il cronista anche se «all’inizio non volevo parlare con i giornalisti - spiega - perché qualcuno ha detto cose false. La sua identità è stata svelata perché sono venuti a bussare a casa sua, facendo capire che era lei la protagonista di questa brutta storia». Nell’ultima diretta su Instagram, una delle tante che la giovane è solita fare, c’era anche lui, si sentiva la sua voce fuori campo quando si trattava di difenderla dagli insulti degli haters. «Tutti - dice il fidanzato - la vedono sorridente sui social, ma non sanno la sofferenza che ha dentro. In tanti la attaccano con parolacce e frasi offensive, non hanno idea di ciò che prova veramente perché non conoscono la situazione. Non la lascio sola». La ragazza, che recentemente ha lasciato la comunità siciliana a cui era stata affidata per essere trasferita in un’altra del centro Italia, aveva confessato di essersi pentita di avere denunciato e di sentirsi sola: «Sente tantissimo la mancanza della sua città - conferma il fidanzato - anche perché lì non conosce nessuno. Fa le dirette per svagarsi, non c’è nessun altro scopo: stare sui social è solo un modo per avere compagnia e soffrire di meno la solitudine». La speranza è che questi mesi passino in fretta per pensare al futuro: «Le starò vicino, lei sa che lontano da Palermo potrebbe rifarsi una vita e io un giorno potrei raggiungerla».