Palermo dice addio alla maestra Marisa Bignardelli, travolta in viale Lazio mentre attraversava
«Voglio però ricordarti com’eri, pensare che ancora vivi, voglio pensare che ancora mi ascolti, che come allora sorridi…». Il saluto alla dolce Marisa da parte di Ester è affidato alle parole di Francesco Guccini e della sua Canzone per un’amica, che parla di una donna morta all’improvviso in un incidente stradale. Proprio come è successo a Marisa Bignardelli, la maestra travolta e uccisa a Palermo, in viale Lazio, da un mezzo dell’esercito. Un sorriso, una dolcezza e una gentilezza che tutti ricordano. Si sono svolti ieri i funerali della sfortunata vittima, nella chiesa di San Giuseppe Cottolengo. L’ultimo, triste saluto, con le tre figlie, i nipoti, amici e qualche studente che piangeva la scomparsa di una vera maestra di vita. «Ti ringraziamo di tutto, dei tuoi insegnamenti, della tua bontà e dolcezza che ci hai donato. I tuoi ex alunni, classe 1992 scuola Don Bosco via Alia», scrive Carmelo Giliberto. «Sei e sarai sempre un essere speciale, mi volevi bene e il tuo sorriso mi accompagnerà nel ricordo di te». «Una morte tragica e tagliente. Condoglianze da parte mia e di tutta la mia famiglia. Marisa era una donna meravigliosa!», scrive un amico. «Sono troppo addolorata. Non trovo le parole per dire quanto sia arrivata come un macigno la notizia della tua morte. So che stavi attraversando la strada. Si vede che il destino ha deciso che quella strada fosse il ponte per un’altra destinazione... per te il Paradiso. Quanta tristezza, quanto dolore. Sono vicina alla tua famiglia e ai tuoi cari a cui lasci un’eredità di amore, saggezza, allegria, solarità. I grandi non muoiono», scrive un’altra amica sui social.