Palermo

Venerdì 22 Novembre 2024

Palermo, i consiglieri d'opposizione puliscono l'area del mercato coperto a Ballarò

Guanti, rastrelli e pale. I consiglieri comunali di opposizione si sporcano le mani, in senso letterale è il caso di sottolineare, e ripuliscono l’area destinata al mercato al coperto di Ballarò in piazza del Carmine. Un segnale forte, diretto all’amministrazione comunale «che continua a perdere tempo», attaccano dalle minoranze: da mesi la struttura sarebbe pronta ad ospitare frutta, verdura, pesce e ogni tipo di mercanzia, ma al momento vede come inquilini senza tetto e chi cerca un luogo riparato dove poter consumare dosi di crack. «Questa mattina quando siamo arrivati - racconta il consigliere comunale del Movimento cinque stelle Antonino Randazzo - abbiamo trovato persone che dormivano qui dentro, circondate da ogni tipo di rifiuti. È davvero incredibile: abbiamo trovato di tutto, fenomeni di crack, siringhe abbandonate e carte di identità. Chiediamo che l’Amministrazione faccia presto. Bisogna affidare la struttura aio mercatavi storici. Inoltre, risulta intollerabile che qui avvenga tutto questo in un periodo in cui in questa città si parla tanto di cantieri abbandonati e situazioni di sicurezza». Oltre una decina i sacchi riempiti dal lavoro svolto dai consiglieri, aiutati anche da alcuni volontari del quartiere: nel pomeriggio gli operatori della Rap, società partecipata che si occupa dei rifiuti in città, guideranno i mezzi alla volta del mercato storico cittadino per ritirare l’immondizia raccolta ed eventualmente dare una mano a completare il lavoro. «È un pugno nell’occhio per ciascun palermitano - attacca Ugo Forello, consigliere del gruppo Oso - qui c’è un doppio scempio. Sappiamo che siamo all’interno di uno dei quartieri dove l’emergenza crack è la più elevata e si lascia in balia dei tossicodipendenti un luogo del genere che invece permetterebbe la regolarizzazione del mercato. Invece è preda di prostituzione e dormitorio per tanti tossicodipendenti Il comune non può accettare questo». La maggior parte dei rifiuti arriva proprio da quel mercato non regolare che del futuro mercato coperto ne ha fatto discarica privata. L’assessore alle Attività produttive Giuliano Forzinetti è intervenuto fornendo un quadro della situazione attuale: «Abbiamo trovato una situazione amministrativa-regolamentare confusa - afferma - che a nostro avviso meritava approfondimenti, che sono stati chiesti tempestivamente agli uffici della Segreteria generale, dopo un percorso di condivisione con tutti gli attori interessati, commissioni consiliari, circoscrizione e associazioni interessate. E adesso possiamo affermarlo con certezza: il bando per l’assegnazione degli stalli del mercato coperto di piazza del Carmine non può essere fatto con l’attuale regolamento comunale e con le regole stabilite dal Consiglio comunale di allora, in quanto vi sarebbe una violazione della concorrenza e si creerebbe un danno a tutti gli operatori del mercato che sarebbero costretti in questo modo, a restituire qualsiasi somma ottenuta dall’assegnazione degli stalli previsti nel bando. Insieme al sindaco Lagalla e a tutta l’amministrazione siamo consapevoli dell’opportunità che può derivare, in termini di rinascita del mercato, l’assegnazione degli stalli in questo spazio, ma proprio per questa ragione vogliamo che tutto l’iter amministrativo sia coerente con le regole». Forello però non ci sta e attacca: «Il mercato è pronto da mesi - bacchetta - e l’Amministrazione definisce problemi burocratici quelli che in realtà sono interessi politici. Chi deve decidere chi deve entrare in questo mercato, perché magari ha poi un tornaconto elettorale: tutto ciò è uno schifo». «Questo è uno degli spazi più importanti della città - sottolinea Mariangela Di Gangi, consigliera di Progetto Palermo - va immediatamente restituito al mercato e reso fruibile: non può essere l’ennesimo problema della città». Forzinetti ha assicurato che «questa settimana il nuovo regolamento sarà in Consiglio comunale per la discussione e la sua successiva approvazione».

leggi l'articolo completo