Palermo

Domenica 24 Novembre 2024

Mafia, ridotta in appello la pena all'imprenditore di Partinico Bacchi

L'arresto di Benedetto Bacchi

I giudici della seconda sezione penale d'appello di Palermo hanno ridotto la pena a 13 anni e 9 mesi all’imprenditore del settore delle scommesse on line Benedetto Bacchi finito nell’inchiesta Game Over per concorso in associazione mafiosa e riciclaggio. Secondo l’accusa l’imprenditore partito da Partinico era riuscito a mettere su un impero composto da circa 700 sale sparse in tutta Italia, col marchio «B2875» e con sede legale a Malta. Secondo il pentito Vito Galatolo Bacchi «si era preso Palermo». In primo grado Bacchi, difeso dall’avvocato Antonio Maltese, era stato condannato a 18 anni. In appello la confisca è stata ridotta a 2 milioni e 800 mila euro. Parte del patrimonio sequestrato gli è stato restituito. Oltre ai 13 anni e 9 mesi inflitti a Bacchi, i giudici hanno condannato Diomiro Alessi, Domenico Bacchi, Vito Alessio Di Trapani e Giuseppe Italo Pecoraro, tutti alla pena di 2 anni ciascuno, Maicol Di Trapani, 2 anni e 8 mesi, Salvatore Ingrasciotta, 3 anni, Alessandro Lizzoli, 2 anni e 8 mesi, Francesco Lo Iacono, classe 1980, 3 anni e 4 mesi, Maurizio Primavera, 3 anni, Fabio Lo Iacono a 3 anni, Francesco Lo Iacono, classe 1976, un anno e 4 mesi, Francesco Paolo Pace, 3 anni e 4 mesi, e Antonio Grigoli, 2 anni e 8 mesi. Assolto Antonio Pantisano Trusciglio, estinto il procedimento per Francesco Regina perché durante il processo è morto. Gli imputati dovranno anche risarcire le parti civili, a cominciare dal Comune di Partinico, al quale è stata concessa una provvisionale di 30 mila euro e il centro Pio La Torre, rappresentato dagli avvocati Ettore Barcellona e Francesco Cutraro, l’associazione Antonio Caponetto, Sicindustria, Sos Impresa, Confcommercio, Confesercenti e Solidaria.

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