Il rilancio di piazza Magione, a Palermo, passa dalle proposte dei residenti e dei commercianti della zona. E il Comune risponde con una serie di proposte. «La piazza ormai è sinonimo di degrado, quando la Vucciria viene chiusa si viene qui. Dobbiamo riqualificarla anche da un punto di vista culturale». Il comitato Piazza Magione alza la voce e prova a scuotere l’amministrazione comunale. Dal Teatro Garibaldi, in attesa di essere riaperto, al Collegio della Sapienza, che potrebbe essere casa e luogo di presidio socioculturale, passando dal prato e tutte le altre componenti della zona. «Credo che nessuna città - punge Paola Lucido, presidente del comitato - possa vantare di avere una piazza che nei fatti è a tutti gli effetti una villa. Perché deve essere un punto di ritrovo per la "mala movida" e non riacquistare una funzione culturale ed educativa? Ricordiamo che qui c’è anche una scuola, ci sono dei giochi. Anni fa - prosegue - abbiamo fatto proiettare in diretta un’opera del Teatro Massimo: fu un successo». Ad oggi, piazza Magione è frequentata dai ragazzi, alcuni stendono i propri teli sul prato e passano una serata in compagnia come fossero in uno dei tanti parchi che si trovano in giro per l’Europa. Altri, invece, cominciano a emulare ciò che già avviene nelle vie più affollate del centro storico. Un fenomeno che il Comune, di concerto con la prefettura, sta cercando di arginare, ma il processo passa anche dal recupero delle aree dove al posto del nulla vengono create e inserite attività. «Bisogna rispettare lo spazio - sottolinea Maurizio Carta, assessore comunale al Centro storico - ci stiamo lavorando, abbiamo un bilancio ma serve anche una grande alleanza tra tutti gli attori: ci sono scuole, teatri, la stessa Fondazione Falcone, artigiani e commercianti che stanno puntando sulla zona. La circoscrizione ha grande sensibilità in questo». E Carta rivela una delle attività che potrebbero tornare sul territorio: «Ho già parlato con Marco Betta (il sovrintendente del Teatro Massimo, ndr) - ha detto - e siamo d’accordo perché possa tornare nuovamente una serata in cui una delle opere del teatro venga proiettata nuovamente qui alla Magione». I commercianti spingono e sperano che il processo di riqualificazione avvenga il prima possibile: «Noi abbiamo puntato su questa zona - dicono - aspettiamo fiduciosi ma non vediamo arrivare nulla. Noi facciamo la nostra parte. Quello che vediamo è un degrado terrificante. Ci aspettiamo che qualcosa cambi fisicamente».