Palermo

Sabato 23 Novembre 2024

Palermo, la ragazza violentata dal branco sui social: «Avete rotto con i vostri giudizi sui miei video»

Palermo.Violenza sessuale al Foro Italico,gente a passeggio nel marciapiede antistante il cantiere abbandonato Ph.Alessandro Fucarini

«Sinceramente sono stanca di essere educata quindi ve lo dico in francese, mi avete rotto la m...con cose del tipo "Ah ma fa i video su TikTok con delle canzoni oscene", "è normale che poi le succede questo", oppure "ma certo per come si veste"». La diciannovenne palermitana, violentata a luglio in un cantiere abbandonato da sette ragazzi, sceglie di parlare. E risponde a chi, sui social, la critica e la attacca per i filmati su note trap e i post pubblicati sul suo profilo TikTok. Non vuole essere giudicata e non accetta chi l’accusa di essersi «meritata» la violenza. «Me ne dovrei fregare - continua la vittima su Instagram - ma non lo dico per me, di non sparare stronzate, più che altro se andate a scrivere cose del genere a ragazze a cui succedono cose come me e fanno post come me potrebbero ammazzarsi. Sapete che significa suicidio? Purtroppo per voi mi ci asciugo il c... con sti commenti inutili perché sennò avrei già tolto i TikTok quando la notizia è saltata fuori perché già sapevo che qualcuno avrebbe fatto lo scaltro a dire stronzate, ma io rimango me stessa». «Perciò - conclude la 19enne - chiudetevi la boccuccia e continuate a guardarvi le altre tiktoker che si aprono le gambe nei video, commentandoli col cuoricino e la bava, piuttosto che giudicare una ragazza stuprata». La ragazza, che ha denunciato i sette stupratori, tutti finiti in carcere, ha pubblicato le frasi la notte scorsa insieme a uno screenshot tratto dal sito del Garante della Privacy in cui si spiega cosa sia il revenge porn e cosa rischi chi diffonde video o immagini sessualmente esplicite di qualcuno senza il suo consenso. Il riferimento, probabilmente, è al filmato dello stupro, girato dal più grande dei ragazzi che hanno abusato di lei, Angelo Flores. Le immagini, che hanno consentito ai carabinieri di identificare tutti i responsabili della violenza, sarebbe stato condiviso dall’indagato che, in una conversazione intercettata prima dell’arresto dice esplicitamente a un amico che eliminerà i file con le immagini dopo averli girati. Non è ancora stato accertato a chi si riferisca, né se avesse in mente di guadagnare sulla condivisione del video sul web.

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