Palermo

Sabato 23 Novembre 2024

Palermo, continuano a bruciare le discariche abusive: troppi rifiuti da fuori città

Circa un centinaio di discariche abusive al giorno con eternit e cassonetti che continuano a bruciare. Palermo è invasa dall’immondizia e il fenomeno della migrazione dei rifiuti è ormai fuori controllo. È una rincorsa quotidiana all’ultimo ingombrante quella della Rap, società partecipata che si occupa della spazzatura in città: le squadre sono impegnate ogni giorno nella raccolta di ogni tipo di rifiuto, dal semplice sacchetto abbandonato in un angolo di strada alle centinaia e centinaia di materassi, mobili, assi di legno e metallo e vecchi elettrodomestici, che riaffiorano ogni 24 ore sempre negli stessi identici punti e gli atavici problemi dell’azienda - assenza di personale e mezzi obsoleti - fanno il resto. I turni sono massacranti e gli operatori (pochi) non riescono a stare dietro a questo ritmo inumano. Il risultato sono i continui ritardi nella raccolta ordinaria, già di per sé vacillante, costretta a diventare straordinaria per occuparsi delle continue segnalazioni. E l’effetto sui quartieri più abbandonati è quello del fai da te: non si contano più infatti i casi di cassonetti dati alle fiamme, atteggiamento che complica ulteriormente il lavoro degli operatori. L’allarme viene lanciato dal numero uno di Rap, Giuseppe Todaro, che oggi ha supervisionato la raccolta e la pulizia in via Tirassegno, classico esempio di territorio vessato dal fenomeno della migrazione: «Giornalmente - sottolinea - assistiamo al riformarsi di interi cumuli di rifiuti raccolti appena il giorno prima. SOno rifiuti che arrivano dalle città e dai paesi limitrofi con l’aggravate che vengono bruciati e quindi bisogna caratterizzarli: l’immondizia bruciata diventa rifiuto speciale e non può essere raccolta immediatamente. È vergognoso - prosegue - io stesso a volte mi vergogno di essere cittadino di questa città». Tonnellate di immondizia che da altre province vengono abbandonate regolarmente a Palermo e con loro anche telai di motociclette e automobili, che per procedura devono essere rimosse dopo i controlli della polizia municipale. «Sottolineo che in città ci sono i Ccr (centri comunali di raccolta) - dice Todaro - che permetterebbero ad ogni cittadino di portare regolarmente questi ingombranti ma non si capisce come mai non viene rispettato neanche il minimo delle regole di una città civile. Autorità e cittadini dobbiamo prendere atto di questa situazione».

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