Palermo

Mercoledì 05 Febbraio 2025

Milano, due indagati per il palermitano morto dopo essere stato bloccato dai vigilantes

La sede milanese di Sky in via Rogoredo a Milano

Inquirenti e investigatori dovranno verificare, attraverso le analisi di tutte le telecamere della zona e con la raccolta di testimonianze, se e in che modo abbia tentato di entrare nella sede di Sky a Rogoredo, quartiere alla periferia sud di Milano, Giovanni Sala, 34 anni, morto nella notte tra sabato e domenica scorsa, dopo l’intervento di due guardie giurate, una delle quali lo avrebbe bloccato a terra con un ginocchio appoggiato sulla sua schiena. E si dovrà valutare pure se quell’intervento di contenimento abbia o meno violato regole di prudenza per casi del genere. Sono questi i punti centrali dell’inchiesta, condotta dalla squadra mobile e coordinata dal pm di Milano Alessandro Gobbis, che vede indagati i due vigilantes per omicidio colposo. Decisiva per chiarire le cause della morte, e anche l’eventuale correlazione con l’azione delle guardie, sarà l’autopsia fissata per venerdì e che comprenderà anche le analisi tossicologiche. Al momento, dai primi esiti medico legali risulta che l’uomo, nato a Palermo e residente a Germignaga (Varese), avesse assunto cocaina e cannabis e che frequentasse un luogo di spaccio là vicino, il cosiddetto «bosco della droga» di Rogoredo.  L'autopsia sarà eseguita, probabilmente tra mercoledì e giovedì prossimi, e  sarà decisiva per stabilire cosa abbia provocato la morte dell’uomo e se l’intervento di contenimento delle guardie (non ci sono protocolli specifici in merito) abbia influito o meno sul malore che lo ha colpito, mentre era ancora bloccato a terra a pancia in giù da una delle due guardie private. Le telecamere di sorveglianza, acquisite nelle indagini, hanno ripreso tutta la scena: per un minuto e mezzo circa uno dei due vigilanti avrebbe tenuto bloccato l’uomo a terra con un ginocchio sulla schiena. Resta da capire, dunque, anche con quanta forza. Quando si sono accorte che aveva smesso di dimenarsi e si era sentito male, le guardie giurate hanno tentato di rianimarlo con un massaggio cardiaco, ma poco dopo il trasporto all’ospedale San Raffaele il 34enne è deceduto. Oggi gli investigatori della Squadra Mobile hanno portato una prima relazione sul caso in Procura.

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