«Nell’ultima settimana grazie alla professionalità della polizia penitenziaria nel carcere maresciallo Di Bona ex Ucciardone, sono stati per fortuna salvati ben tre detenuti che avevano tentato, nelle proprie stanze un gesto estremo». Lo dice il segretario regionale Fsa Cnpp Maurizio Mezzatesta. «Nel corso della settimana ci sono stati anche agenti colti da malore, verosimilmente per lo stress accumulato dagli insostenibili carichi di lavoro, dove non sono mancate le consuete aggressioni e gli eventi critici, insieme al caldo che sta rendendo la vita impossibile in una struttura obsoleta, priva di tecnologia e non a passo con i tempi - aggiunge il segretario - Da due giorni un agente scelto di polizia penitenziaria soccorso in servizio per un malore, si trova in ospedale in osservazione e per consentire al personale le ferie estive vengono richieste prestazioni di lavoro verosimilmente, pare, sembra ai limiti dello ‘sfruttamento del lavorò, fenomeno in espansione anche in altri istituti penitenziari della regione». «Il personale vive alla giornata con prolungamenti del servizio oltre il massimo consentito, con accorpamenti di più posti di servizio durante il turno ed il continuo stravolgimento della programmazione mensile che inficia spesso sul tempo libero da dedicare alla famiglia ed al riposo psico- fisico», conclude.