Vita difficile da oltre due mesi per le famiglie che vivono nei condomini di via Paolo Balsamo, nella zona della stazione centrale di Palermo. Finestre chiuse per non fare entrare in casa gli odori nauseabondi che arrivano dall’impianto fognario pubblico. Anche dai tubi dei lavandini in cucina e in bagno fuoriescono cattivi odori. La paura di contrarre infezioni è alta e molti genitori temono per la salute dei loro figli. “Siamo stanchi di questa situazione – dice arrabbiato Stefano Parisi che in quel condominio ha un appartamento -. Non è una condizione vivibile la nostra. Abbiamo segnalato il problema più volte ma nessuno ha mai risposto alla nostra richiesta di aiuto”. I magazzini dello stabile non si possono più utilizzare perché nei locali vi galleggiano melma e liquami. Escrementi nauseanti alla vista e all’olfatto galleggiano da giorni e non si fa in tempo a ripulire i locali che subito dopo una nuova ondata di liquami fuoriesce dagli scarichi riempendo il pavimento. I residenti esasperati si sono rivolti più volte all’azienda che si occupa del servizio fognario, ma ad oggi quei liquami sono ancora lì. È stata messa in atto una soluzione tampone ma non definitiva. Dieci giorni fa le squadre di Amap sono intervenute e hanno liberato il tratto finale dell’impianto ostruito ma dopo qualche giorno i liquami sono tornati nelle abitazioni. “Abbiamo chiamato più volte le imprese che si occupano di spurghi a nostre spese – spiega l’amministratore del condominio, Nunzio Giangrasso – ma anche loro ci hanno detto che se non viene risolto a monte il problema all’impianto fognario pubblico i liquami tornano. Ha ceduto il pavimento dell’androne. Ho chiamato i carabinieri e ci hanno detto di rivolgerci alla polizia municipale che a sua volta ci ha indirizzato verso l’Amap. Questa è una situazione di estrema gravità igienico-sanitaria. L’acqua non potendo defluire, rimane stagnante e i magazzini sono pieni di melma. Qui è rischio epidemia. Per questo ho allertato anche l’Asp”. L'amministratore unico di Amap, Alessandro Di Martino spiega cosa è accaduto: i lavori delle ferrovie hanno causato il danno. Per installare alcuni pali hanno scavato troppo in profondità e hanno toccato le condutture dell'impianto fognario. “Un primo intervento dalle nostre squadre c'è già stato - dice Di Martino -. Ora le ditte che collaborano con noi sono in ferie e i lavori riprenderanno lunedì. Ma in attesa di quella giornata vedremo di mandare una squadra intanto che si occupa di spurghi per alleggerire la situazione e liberarli dai liquami”.