Quella strada la percorreva spesso e negli ultimi anni lo aveva fatto anche a bordo della sua moto, una Ducati Monster 900. Giovanni Graziano, 45 anni, conosceva bene quelle vie, era cresciuto tra Tommaso Natale e Sferracavallo, a Palermo, ma proprio nella borgata marinara ha perso la vita. E' rimasto coinvolto in un incidente in via dell'Arancio, lo scontro tra la sua motocicletta e una Opel Corsa non gli ha lasciato scampo. La donna che guidava l'auto è stata trasportata in ospedale in stato di choc. L'impatto è avvenuto all'incrocio con via Sferracavallo, una zona che stando a quanto raccontano i residenti, sarebbe sempre molto trafficata e pericolosa da tempo. "Qui le auto sfrecciano - dicono - più volte abbiamo chiesto al comune di collocare dei dissuasori o di effettuare più controlli, ma nulla. Purtroppo questa è una tragedia annunciata. Qui nessuno rispetta i limiti di velocità e in estate le auto triplicano, sapevamo che ci sarebbe scappato il morto prima o poi". Nella borgata in tanti lo conoscevano, la comunità è incredula e sconvolta. Chi abita a Sferracavallo si è trovato di fronte a una scena straziante: "Stavo tornando a casa quando ho visto la strada bloccata dalla polizia municipale - racconta una residente -. Poi ho visto quel telo giallo, ho chiesto cosa fosse successo e sono scoppiata in lacrime. La sua vita è stata spezzata in pochi secondi. Era un bravo ragazzo, sempre gioioso. Ancora non ci credo". Un dolore che tanti amici di Giovanni Graziano manifestano anche sui social. Ci sono le foto del 45enne a un matrimonio, quelle con la sua moto, le immagini con l'auto appena acquistata. "Ci mancherai caro Giovanni. Tutto potevo aspettarmi oggi - scrive un amico - ma non di vederti lì sull'asfalto. Ho il cuore a pezzi". E ancora: "Giovanni, questa notizia è stata sconvolgente - scrive Sara -. Voglio ricordarti con questa foto, la nostra giornata indimenticabile a San Vito lo Capo, ma è solo una delle tante insieme. Quei pochi periodi che erano comunque l'occasione per incontrarci nonostante la distanza. Voglio descriverti così: divertente, leale, generoso e buono. Non meritavi questo! Non abbiamo fatto in tempo neanche a farti conoscere la nostra bimba, mancava veramente poco. Grazie per il ricordo che lascerai nei nostri cuori". La dinamica dello schianto è ancora da chiarire, sull'incidente indaga l'Infortunistica della polizia municipale.