Non è mai troppo tardi per salpare l'ancora. È la grande lezione di Licia Albeggiani: è morta a 88 anni a Palermo la maestra elementare di Porticello che negli anni Ottanta fece il giro del mondo con il marito su Lisca Bianca.
Una storia di libertà, di amore, di passione per il mare che intrecciò le vite di questa insegnante e del marito Sergio Albeggiani, un ingegnere edile, che decisero di vendere tutto, far costruire la loro barca in legno e fare il giro del pianeta spinti dal vento. Chi non li ha invidiati, o quanto meno ammirati, per il loro scelta e il coraggio di portarla avanti, mente.
Il sogno di Licia e Sergio comincia all'inizio degli anni Ottanta, a Porticello, il borgo vicino Bagheria noto per la sua marineria. La maestra e l'ingegnere vogliono girare il mondo e vogliono farlo in barca a vela, rispolverano il vecchio progetto, risalente al 1924, dell’americano John Hanna: un Carol Ketch di 11 metri, una barca oceanica, e la chiamano Lisca Bianca, come lo scoglio vulcanico al largo di Panarea. Lisca Bianca viene realizzata da Carlo Treviso, un maestro d’ascia di Porticello, e viene varata il 14 novembre 1981.
Il primo viaggio prende il via il 23 settembre del 1984 gli Albeggiani prendono il largo dalla Sicilia, attraversano l'Atlantico e il Pacifico, coprono 30mila miglia: Canarie, Antille, Galapagos Hawaii, Maldive. Tutto in tre anni e quando nel 1987 decidono di fare ritorno, ad attenderli sulla banchina della loro Porticello ci sono cinquemila persone. Il sogno che quei due pensionati avevano portato in giro per il mondo aveva coinvolto tutta la Sicilia, che aveva viaggiato ogni giorno con loro attraverso il mar Rosso e il Canale di Suez, fino a casa.
Due anni più tardi i coniugi ci riprovano e nel 1989 riprendono il largo ma la storia finisce troppo presto: a Las Palmas, alle Canarie, Sergio ha un malore e muore. Licia riesce a far ritorno a casa e decide di vivere a bordo di Lisca Bianca per altri due anni. Poi la storia finisce davvero: Lisca Bianca viene tirata a secco e abbandonata per anni. Nel 2016 un progetto di recupero la rimette in acqua e nel 2020 il lungomare della Cala di Palermo viene intitolato a Sergio Albeggiani, dove Lisca Bianca resta ancora l'unica testimone di quell'incredibile viaggio di Libertà.
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