Palermo

Domenica 24 Novembre 2024

Dai trasporti alle banche, offensiva hacker contro l'Italia: colpita pure l'Amat di Palermo

I danni sono stati per ora relativi: siti irraggiungibili per pochi minuti. Poca roba rispetto ai ben più temibili ransomware, il furto di dati con la richiesta di riscatto. Ma sui loro canali social gli hacker filorussi Noname057(16) hanno potuto esultare per i loro attacchi informatici contro le «russofobiche autorità italiane». Nel mirino prima una serie di di aziende del trasporto pubblico locale, dall’Amat di Palermo all’Anm di Napoli. Oggi è toccato alle banche. Sono sei: Bper, Monte dei Paschi di Siena, Banca popolare di Sondrio, Fineco, Intesa e Fideuram. I tecnici dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale - come avviene sempre in questi casi - hanno subito preso contatto con i bersagli per informarli della nuova offensiva e fornire le prime indicazioni per la mitigazione degli effetti. Come nelle precedenti azioni portate avanti dai Noname, si tratta di attacchi di tipo Ddos (Distributed denial of service) che si concretizzano inviando un’enorme quantità di richieste al sito web obiettivo, che non è in grado di gestirle e quindi di funzionare correttamente. Sul loro canale Telegram il gruppo ha rivendicato gli attacchi, criticando il recente incontro tra Giorgia Meloni ed il presidente statunitense Joe Biden, dove la premier italiana ha confermato il sostegno all’Ucraina. L’Agenzia monitora «con la massima attenzione» il riattivarsi delle campagne da parte di gruppi di hacktivist (sono gli hacker-attivisti) filorussi «ai danni di soggetti istituzionali nazionali. Non risulta comunque che gli attacchi - di carattere dimostrativo - abbiano intaccato l’integrità e la confidenzialità delle informazioni e dei sistemi interessati». I soggetti attaccati in questi giorni - aziende di trasporto pubblico, banche ed enti finanziari - sono stati «prontamente avvisati insieme alle autorità competenti come parte di una metodologia di contrasto e prevenzione ormai consolidata», informa l’Acn. Anche oggi, quando i Noname057(16) hanno preso di mira 16 bersagli di sei banche italiane il Csirt (Computer security incident response team) Italia dell’Agenzia ha fornito dai primi minuti dell’attacco istruzioni specifiche alla realtà interessate per mitigarne gli effetti. Acn raccomanda dunque di «mantenere alto il livello di attenzione sulla protezione delle proprie infrastrutture informatiche, di verificare e aumentare le misure di protezione relative agli attacchi Ddos».

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