È morto a soli 45 anni il notaio Stefano Puglisi, molto conosciuto fra le Madonie, Palermo e Marineo. Nato a Petralia Sottana, il suo luogo del cuore e in cui non perdeva occasione per andare, si è spento dopo una malattia: lascia la moglie e i loro due bambini. Era figlio d'arte, del notaio Salvatore Puglisi e proprio nello studio del padre aveva cominciato a muovere i primi passi nel suo settore. Il mondo notarile è a lutto, così come la zona delle Madonie, da cui arrivano decine di messaggi di cordoglio e attestati di stima. Tra questi, il ricordo del parroco di Geraci Siculo, don Santo Scileppi: "Sono profondamente addolorato nell'apprendere la tristissima notizia della morte del mio caro amico, il giovane notaio Stefano Puglisi - scrive -. Avremmo sperato tutti in un miracolo. Ma, purtroppo, è andata in maniera diversa. Il Signore ha predisposto diversamente nel disegno misterioso della sua volontà. Perché? Umanamente parlando non ci sono risposte esaustive a tale legittima domanda. Lui solo lo sa. Pertanto, in punta di piedi, mi unisco all'immenso dolore dell'amata sposa, Giulia Rappa, dei suoi cari genitori, Giovannella Purpi e Salvatore Puglisi, della sorella Gaia Puglisi e di tutti i suoi familiari e amici". Anche il Comune di Petralia Sottana esprime il proprio cordoglio: “L’amministrazione comunale si stringe al dolore della famiglia per la prematura dipartita del nostro concittadino Stefano Puglisi, persona dalle grandi qualità umane e professionali. Il nostro più sincero cordoglio a tutti i suoi cari!”. A lasciare un messaggio anche il Comune di Marineo, dove Puglisi aveva uno studio: "L'Amministrazione comunale esprime profondo cordoglio per la scomparsa prematura, a soli 46 anni, del notaio Stefano Puglisi, colpito da un male incurabile. Per molti anni ha esercitato la professione proprio nella nostra comunità distinguendosi oltre che per la grande correttezza e preparazione anche per simpatia e gentilezza". L'ultimo saluto a Puglisi domani, 1 agosto, alle 9,30 con i funerali nella chiesa di San Domenico a Palermo, poi la tumulazione nel cimitero di Polizzi Generosa.